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Tenersi alle porte dell'inferno

Tu sei Pietro ... tutto ciò che legherai sulla terra ...


Matteo 16:18-19 Ed io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edificherò la mia chiesa e le porte dell'inferno non la potranno vincere. Ed io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato (essendo già stato legato) nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto sulla terra sarà sciolto (essendo già stato sciolto) nei cieli».


Questo versetto ha dato vita a due importanti riflessioni :

1 - Alcuni hanno detto che Gesù parlava soltanto a Pietro e ne hanno tutta la teoria del primo papa, l'unico con il potere di guidare la Chiesa

2 - Altri hanno considerato soltanto la seconda parte di questo versetto e hanno legato tutto ciò che si può legare ...

Ma se in questo versetto Gesù parla direttamente all'apostolo Pietro, vediamo più tardi che si rivolge anche indirettamente gli altri apostoli, dicendo che ci vogliono almeno due persone per chiedere qualcosa ed essere sicuri che sarà concesso.

Matteo 18 :18-19 In verità vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo. Ancora io vi dico che, se due di voi si accordano sulla terra per domandare qualunque cosa, questa sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.

Le parole di Gesù rivolte a Pietro significano che egli stesso avrebbe il diritto di entrare nel regno, che avrebbe una piena autorità (simboleggiata dal possesso delle chiavi), e che la predicazione del vangelo sarebbe stato il mezzo per aprire il regno dei cieli a tutti i credenti e di chiuderlo ai non credenti. Il libro degli Atti ci mostra questo processo in azione : con il suo sermone nel giorno di Pentecoste (Atti 2:14-40), Pietro ha aperto la porta del regno per la prima volta.

 

Edificherò la mia Chiesa


Qual è il pensiero di Gesù quando pronunciò quelle parole e cosa voleva farci capire? Prima di tutto dice: Edificherò la mia Chiesa!

Non siamo noi a costruire la nostra chiesa, non siamo noi a costruire la sua chiesa, Egli non costruisce la nostra chiesa, ma costruisce la sua chiesa!

Egli è l'architetto, non noi, e ha costruito la Sua Chiesa e non la nostra!

Come Gesù vuole costruire la sua chiesa? Vuole una chiesa dove le porte dell'inferno, o le porte degli inferi, non potranno fargli nessun male.

Nell’Antico Testamento le porte erano chiuse. Il Signore disse a Giobbe :

Giobbe 38:17 Le porte della morte sono state da te scoperte? Hai tu veduto le porte dell'ombra di morte?


Dopo la vittoria di Gesù sulla croce, Egli detiene le chiavi della morte e degli inferi: le porte non sono più chiuse !

Apocalisse 1:17-18 ... Egli pose la sua mano destra su di me, dicendo: «Non temere, io sono il primo e l'ultimo, e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell'Ades.


Colui che ha fatto la promessa che le porte dell'inferno non potranno resistere è Colui che tiene le chiavi dell'inferno, Colui che ha la piena autorità: il nemico non può resistere perché è Gesù che ha le chiavi: non è possibile resistere.

Il dominio sulle porte del nemico era stato promesso alla discendenza di Abraamo nell'Antico Testamento:

Genesi 22:17-18 Io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici. Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».


Ora noi siamo la sua discendenza in base a quanto dice Paolo nella lettera ai Galati: la promessa è per noi, per coloro che sono "in Cristo".

Galati 3:16 Le promesse furono fatte ad Abraamo e alla sua progenie. Non dice: «E alle progenie», come se si trattasse di molte; ma, come parlando di una sola, dice: «E alla tua progenie», che è Cristo.


Dobbiamo dunque possedere la porta dei nostri nemici, impedirne l'entrata e l'uscita!

Genesi 24:60 Benedissero Rebecca e le dissero: «Sorella nostra, possa tu divenire migliaia di miriadi e possa la tua discendenza possedere la porta dei suoi nemici!»

 

Le porte dell'inferno non prevarranno contro la Chiesa di Gesù


Nel corso dei secoli la chiesa è stata vista come una fortezza dove, inconsciamente, dietro alle porte, siamo al sicuro, protetti, mentre fuori della fortezza vi è il pericolo e il diavolo può attaccarci. La lotta era quindi per impedire al nemico di tornare ad esso e nasce la dottrina della separazione dal mondo .


Ma il messaggio di Gesù non è questo: Egli dice che le porte degli inferi non potranno fare niente per impedire alla Chiesa di entrare e che la Chiesa potrà andare a liberare i prigionieri e gli oppressi seguendo l’esempio datoci da Gesù sulla terra.

Luca 4:18-19 «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi, e per predicare l'anno accettevole del Signore».

Queste parole sono state compiute da Gesù e la Sua Chiesa deve continuare il ad agire nello stesso modo perché ha ricevuto lo stesso Spirito!

In una fortezza la porta serve a impedire l’accesso per tenere fuori gli invasori. Ora l'invasore deve essere la Chiesa contro colui che è stato sconfitto da Gesù alla croce. Ad un certo momento nella storia della Chiesa i ruoli sono stati invertiti e ciò ha permesso al nemico di proseguire le sue opere nocive: i malati non sono guariti, i prigionieri non vengono slegati e gli oppressi non sono liberati!

Quando qualcuno si rese conto che la Chiesa deve andare all'offensiva, invece di andare ad attaccare il nemico, sono rimasti sui muri e hanno incominciato a lanciare frecce, oppure hanno costruito altre fortezze con lo scopo di restare “protetti” all'interno. La Chiesa non ha capito le parole di Gesù: sono le porte degli inferi che non possono resistere, è la fortezza del nemico che deve essere attaccata dalla Chiesa costruita da Gesù.

Matteo 16:18 E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere.


Se le porte del nemico non possono resistere significa che è l'inferno che deve essere assediato e la Chiesa di Gesù ha la vittoria assicurata. Nella sua fortezza il nemico non può resistere, le sue porte non possono contenere la Chiesa che Gesù vuole costruire.

L'unica arma di cui parla Gesù è la porta dell'inferno e una porta non è un arma offensiva. Comprendiamo bene le parole di Gesù : il nemico ha delle porte ma le porte non possono resistere perché Gesù è vivente ed é Lui che possiede le chiavi. Non è alla Chiesa di essere sulla difensiva : "Speriamo che il nemico non riuscirà ad andare", ma é il nemico che è sulla difensiva : "Speriamo che la Chiesa non riesca ad entrare"!

Siamo dunque di fronte a un’altra seduzione del diavolo il quale non vuole che conosciamo la verità : ha perso le chiavi, non ha più nessun potere per impedire alla Chiesa di entrare e quindi ha rimosso il pensiero di entrarci. Ha fatto credeva che la Chiesa deve resistere, e la chiesa é caduta in questo inganno!

Oggi molti credono che spetta a noi resistere, stare dietro la nostra porta e, in conclusione, è stato fatto un patto di non aggressione con il nemico. Invece dobbiamo solo resistere ai pensieri furbi e malvagi del diavolo.

Una volta che la verità è capito possiamo entrare! Gesù ha previsto che la Sua Chiesa si terrà alle porte dell'inferno. Le altre chiese non sono obbligate ad andarci. Noi, a quale chiesa apparteniamo?

Per fare cedere le porte ci vuole una Chiesa che si tenga davanti alle porte e che vada alla conquista. Gesù ha le chiavi e ha già ben danneggiato l’ingresso principale durante con la sua vittoria sulla croce.

Una prefigurazione di Gesù abbiamo con la storia di Sansone:

Giudici 16:2-3 Quando fu detto a quei di Gaza: «Sansone è venuto qui», essi circondarono il luogo e stettero in agguato tutta la notte presso la porta della città, e rimasero in silenzio tutta la notte, dicendo: «Allo spuntar del giorno lo uccideremo». Sansone rimase coricato fino a mezzanotte; poi a mezzanotte si alzò, afferrò i battenti della porta della città e i due stipiti, li divelse insieme con la sbarra, se li caricò sulle spalle e li portò in cima al monte che si trova di fronte a Hebron.

Sansone era dal nemico e quando questi pensava che non sarebbe più potuto uscire, ha tirato via la porta lasciando la città indifesa. Gesù fece la stessa cosa: dopo la sua crocifissione é stato nel soggiorno dei morti e tutte le potenze non sono state in grado di trattenerlo: Egli è risorto e ha preso le chiavi dell'Ades.

Se analizziamo bene, il nome Gaza significa roccaforte e tra Gaza e Hebron c'è una distanza di circa 60 km: dopo il passaggio di Sansone la porta non poteva più servire. Allo stesso modo, dopo il passaggio di Gesù, il nemico non può più fare niente, tranne che farci paura, minacce e intimidazione.

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