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L’amore e la pazienza nell’assemblea

L’amore è il primo presupposto per avere buone relazioni con gli altri e deve essere il fondamento prima di voler insegnare gli altri

1 Corinzi 13:1-7 Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. 2 Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. 3 Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente. L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa

 

Il nostro compito sulla terra si riassume a due cose secondo le parole di Gesù: amare Dio con tutto il cuore e amare il prossimo come sé stesso.

Marco 12:28-31 … «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?» 29 Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore. 30 Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza tua". 31 Il secondo è questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non c'è nessun altro comandamento maggiore di questi».

 

Se si ama interamente Dio e il proprio prossimo, non è possibile avere tensioni con gli altri perché l’amore è paziente: non può condannare ma può solo aiutare l’altro con pazienza finché giunga alla verità.

1 Corinzi 13:3-7 L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, 6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; 7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa

 

Ognuno può essere convinto di una verità ma la sua convinzione non lo deve portare alla condanna dell’altro: può essere che a ragione o che a torto ma in ogni caso deve dimostrare il suo amore verso il prossimo essendo paziente nei suoi confronti.

 

Da parte mia sono convinto di certe cose ma questa convinzione non proviene dalla volontà umana ma bensì dalla volontà di Dio. Sono certo che come Egli me ne ha convinto a un certo momento e non prima, allo stesso modo lo farà con altri in un determinato momento.

Il mio compito è quello di seminare o annaffiare: fare la mia parte senza rimanere passivamente ad aspettare e Dio farà crescere quando lo riterrà opportuno.

Voler per forza convincere l’altro equivale ad essere impaziente e tirare una pianticella fuori dalla terra in modo che cresca più velocemente: ciò conduce piuttosto a sradicarla che a farla crescere più velocemente.

Come il giardiniere si prende cura delle pianticelle che non portano ancora frutto ma le annaffia e le protegge, allo stesso modo deve fare colui che ha capito la verità dimostrando pazienza nei confronti degli altri, annaffiando, togliendo le erbacce dai dintorni con pazienza e amore ma senza forzare con violenza la piantina a crescere.

 

L’amore per Dio non deve e non può condurre alla condanna del prossimo anche se lo si fà con il proposito di fargli capire la verità perché in tal caso si prende il posto di Dio ritenendosi nella verità e considerando l’altro nell’errore. Inoltre facendo ciò non si ama il prossimo come se stesso ma invece lo si condanna: quanti infatti sono tolleranti con i propri peccati e vogliono riprendere gli altri? Non é possibile guardare gli errori degli altri quando non si è perfetti e soltanto Gesù si é comportato sulla terra senza essere influenzato dal peccato: solo Lui può giudicare chi è nell’errore, noi possiamo soltanto predicare, insistere, convincere, esortare e anche rimproverare, ma con amore e pazienza.

2 Timoteo 4:1-2 Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: 2 predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza.

 

Bisogna riprendere chi sta nell’errore ma bisogna dapprima amarlo: solo così è possibile avere pazienza nei suoi confronti. Se non si riesce ad amare qualcuno, è inutile riprenderlo perché ciò condurrà a dispute e divisioni. La persona che si ama e che risente il nostro amore, la persona che può vedere la verità nel nostro comportamento diverso, quella si può riprendere perché non si offenderà: soltanto l’amore permette di mettere da parte i soggetti che dividono.

 

Ognuno di noi deve dunque adoperarsi nell’amore per Dio e per il prossimo, cercando l’unità in Gesù, nostro Salvatore e mettendo da parte i soggetti che dividono quando non riesce a provarne la veracità attraverso le sue opere, imparando dapprima a non giudicare l’altro ma ad amarlo e ad accettarlo.

Luca 6:37 Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato.

 

Certi errori e certi peccati sono visibili come altri invece non lo sono: Gesù solo può vedere nel cuore. Fintanto che nessuno ama Dio interamente, con tutto il cuore, tutta l’anima, con tutta la mente e con tutta la forza, nessuno può definirsi nella verità più degli altri.

 

Come nessuno è perfetto, nessuno può accusare il prossimo di essere nell’errore: è possibile che Egli sia nell’errore ma perché condannarlo se Gesù non lo condanna? Ricordiamoci dell’episodio con la donna adultera e alle parole che le rivolge Gesù:

Giovanni 8:11«Neppure io ti condanno; va' e non peccare più»

Nessuno è perfetto su questa terra, nessuno riesce a compiere interamente la volontà di Dio ma ognuno può avere la certezza di non essere condannato. Se dunque Dio non condanna, perché l’uomo dovrebbe farlo? Impegniamoci piuttosto ad aiutarci gli uni gli altri a non peccare!

 

L’amore per Dio è per il prossimo è fondamentale nell’assemblea e in tutte le relazioni umane: permette di mettere da parte i soggetti che dividono e permette di aiutarsi a vicenda.

 

La Chiesa di Cristo è come l’unione tra un uomo e una donna: camminare insieme nella vita pur essendo diversi, evitare le dispute, fare compromessi, rispettarsi e amarsi reciprocamente.

Efesini 5:22-33 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti, come al Signore; 23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, lui, che è il Salvatore del corpo. 24 Ora come la chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. 25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola, 27 per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. 28 Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama se stesso. 29 Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, 30 poiché siamo membra del suo corpo. 31 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. 32 Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa. 33 Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama se stesso; e altresì la moglie rispetti il marito.

 

 

La Chiesa deve amare Cristo (suo capo) e deve amare tutte le membra del Suo corpo.

Romani 12:4-5 Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, 5 così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l'uno dell'altro.

1 Corinzi 12:12-27 Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. 13 Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito. 14 Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra. 15 Se il piede dicesse: «Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. 16 Se l'orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. 17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato? 18 Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19 Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo? 20 Ci sono dunque molte membra, ma c'è un unico corpo; 21 l'occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi». 22 Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli, sono invece necessarie; 23 e quelle parti del corpo che stimiamo essere le meno onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose sono trattate con maggior decoro, 24 mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno; ma Dio ha formato il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava, 25 perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre. 26 Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui. 27 Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua.

 

Fratello o sorella non sono soltanto dei titoli ma ognuno deve amare le altre membra del corpo di Cristo come facenti parte dello stesso corpo, che sembrino più o meno utili, più o meno onorevoli...

E se l’altro non ama, il mio amore deve essere tale da cambiare il suo atteggiamento.

 

Commenti

Le Scritture ci insegnano il più elevato tipo di amore che esista, e che in pochi concepiscono e riescono a trovare nella loro vita: l'amore agape, un amore universale, puro e disinteressato... E non si limita solo ai fratelli e alle sorelle dell'assemblea, ma a tutta l'umanità, compresi i nostri nemici!

A questo riguardo consiglio la lettura del seguente articolo:
assembleadiyahushua.it/agape-lamore-universale-della-bibbia/#axzz4dZqslqAX

Nota: il link di questo commento non è approvato e non è consigliato perché l'autore non riconosce Gesù come Dio ma come "un dio".

Da ADY (non verificato)

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