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Il ringraziamento come combattimento spirituale

Paolo ci invita a rendere grazie in ogni cosa perché in questo modo si riconosce e si santifica qualcosa che si attribuisce come proveniente da Dio

1 Tessalonicesi 5:18 in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.

1Timoteo 4:4 Infatti tutto quel che Dio ha creato è buono; e nulla è da respingere, se usato con rendimento di grazie

Colossesi 4:2 Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie.

 

Rendere grazie è un atto di fede prima di vedere la vittoria, consapevoli che la fede prende le cose spirituali nel cielo, dove la volontà di Dio è compiuta, e le porta sulla terra: anche se sulla terra a volte non vediamo la vittoria, dobbiamo imparare a ringraziare Dio in ogni cosa perché Egli ci farà sempre trionfare tramite Cristo Gesù.

2 Corinzi 2:14 Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza.

 

Gesù ci ha dato l’esempio sulla terra rendendo grazie prima di prendere cibo o prima di compiere un miracolo. Per esempio prima di risuscitare Lazzaro:

Giovanni 11:41 Tolsero dunque la pietra. Gesù, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, ti ringrazio perché mi hai esaudito.

o prima di compiere la moltiplicazione dei pani e dei pesci:

Matteo 14:19 Dopo aver ordinato alla folla di accomodarsi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi verso il cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alla folla.

Matteo 15:36 Poi prese i sette pani e i pesci; e, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.

Marco 8:6 Egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra; e presi i sette pani, dopo aver reso grazie, li spezzò e diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla; ed essi li distribuirono.

Giovanni 6:11 Gesù, quindi, prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, quanti ne vollero.

Gesù non ha benedetto il cibo perché sapeva che ogni cosa che ci viene da Dio è gia benedetta ma Egli ha reso grazie, mettendo in moto la fede e appropriandosi di quello che il Padre gli dava: il cibo, non solo quello visibile, ma anche quello che da invisibile si è trasformato in visibile affinché tutti potessero mangiarne.

 

Gesù si è comportato nello stesso modo, rendendo grazie, anche quando lo scopo non era di compiere un miracolo.

Giovanni 6:23 Altre barche erano giunte da Tiberiade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.

Atti 27:35 Detto questo, prese del pane e rese grazie a Dio in presenza di tutti; poi lo spezzò e cominciò a mangiare.

Nello stesso modo Gesù ha ringraziato prima di istituire la Santa Cena:

Matteo 26:27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti

Marco 14:23 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero.

Luca 22:17 E, preso un calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e distribuitelo fra di voi;

Luca 22:19 Poi prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».

1 Corinzi 11:24 e dopo aver reso grazie, lo ruppe e disse: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me».

 

Il cibo può essere contaminato, consacrato ai demoni, sotto incantesimi da parte di stregoni ma, se preso con azioni di grazia, non potrà farci nessun male.

1 Corinzi 10:30-31 Se io mangio di una cosa con rendimento di grazie, perché sarei biasimato per quello di cui io rendo grazie? Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.

Il cibo può persino essere avvelenato oppure un medicinale può non essere adatto per noi ma, se rendiamo grazie, non potrà farci nessun male.

Marco 16:18 … anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male

Attenzione però a non tentare Dio prendendo qualcosa che sappiamo avvelenato quando abbiamo la scelta di poter non prenderlo. Gesù guarderà il cuore, la nostra fede, il nostro atteggiamento piuttosto che le parole che usciranno dalla nostra bocca.

 

Come in ogni guerra anche nel combattimento spirituale dobbiamo imparare ad essere in comunione con Colui che ci deve guidare ed essere pronti ad ubbidire a qualsiasi ordine: possiamo trovarci in qualunque situazione difficile ma se quello che facciamo è per la gloria di Dio o se lo ringraziamo con fede per la manifestazione della Sua gloria, non avremo nulla da temere.

1 Corinzi 10:31 Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.

 

Tutto dipende dalla nostra fede: se crediamo che tutto appartiene al Signore, niente è impuro e niente potrà farci del male se lo facciamo per la gloria di Dio.

1 Corinzi 10:25-26 Mangiate di tutto quello che si vende al mercato, senza fare inchieste per motivo di coscienza; perché al Signore appartiene la terra e tutto quello che essa contiene.

 

Rendendo grazie per ogni cosa creata da Dio, anche quella che è impura, significa riconoscere la Sua sovranità sulla cosa santificata e il nemico non può più utilizzarla per farci del male. Il ringraziamento è una delle prime forme di combattimento perché chiama, tramite la fede, alla realizzazione le cose che non sono visibili.

 

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