Current Zoom: 100%
Quando Gesù parlava del Regno di Dio, Egli non stava parlava di un luogo o di un territorio come noi ne parliamo oggi: per esempio il Regno Unito. Egli non parlava di un luogo fisico ma parlava del regno di Dio, di qualcosa di dinamico, attivo.
Il Regno di Dio non significa solo una destinazione futura, un luogo che può essere raggiunto dopo la morte. No, come Gesù ha insegnato, è un realtà presente, oggi e adesso.
Il Regno di Dio è spesso menzionato nel Vangelo di Matteo, come il Regno dei cieli. I due termini vogliono dire esattamente la stessa cosa ma gli ebrei preferivano utilizzare la parola "cielo" invece di "Dio" in segno di rispetto.
Leggendo i racconti del Nuovo Testamento comprendiamo meglio il regno di Dio. In primo luogo ci rendiamo conto che molti dei testi citati nell’Antico Testamento fanno in realtà riferimento alla venuta del Messia che sarà il vero re di Israele, Colui che manifesterà il Regno di Dio in modo visibile.
Sappiamo anche che tutte le grandi aspettative del Regno di Dio non si sono immediatamente realizzate durante la vita terrena di Gesù, cosa che ha causato molte sorprese e molta confusione tra la gente di quel tempo. Ad esempio quando Giovanni Battista chiese: "Sei tu colui che deve venire oppure no?" Gesù a dichiarato: "Il Regno di Dio è qui, è in mezzo a voi, è già all’opera adesso".
Matteo 11:2-5 Giovanni, avendo nella prigione udito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: «Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?» Gesù rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete: i ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono; i morti risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri.
Gesù si riferiva a profezie che Giovanni Battista e i suoi contemporanei conoscevano:
Isaia 29:18-19 In quel giorno, i sordi udranno le parole del libro e, liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno; gli umili avranno abbondanza di gioia nell’Eterno e i più poveri tra gli uomini esulteranno nel Santo d'Israele
Isaia 35:4-6 Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: «Siate forti, non temete! Ecco il vostro Dio! Verrà la vendetta, la retribuzione di Dio; verrà egli stesso a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e saranno sturati gli orecchi dei sordi; allora lo zoppo salterà come un cervo e la lingua del muto canterà di gioia …
Isaia 42:18 Ascoltate, sordi, e voi, ciechi, guardate e vedete!
Isaia 61:1 Lo Spirito dell’Eterno, di Dio, è su di me, perché l’Eterno mi ha unto per recare una buona notizia agli umili; mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri
Come conciliare le due cose? La gente era molto perplessa ed è per questo motivo che Gesù raccontava loro delle storie: le parabole del Regno. Egli disse loro: Guardate, il Regno di Dio è come un seme che è stato piantato e che cresce fino a raggiungere le dimensioni di un albero. O, disse Lui, è come il lievito che fa lievitare tutta la pasta prima di produrre una pagnotta di pane.
Gesù ha dunque spiegato che c'era già un regno di Dio, ma anche uno "da venire". Egli era già al lavoro, cambiando qualcosa nel mondo, in modo da manifestare il regno di Dio a partire dal modo di vivere delle persone che osservavano le regole del Regno. Ciò nonostante questa non era ancora la parte completa e visibile del Regno. Dio deve ancora fare venire il Suo Regno, nella sua pienezza, quando Gesù Cristo ritornerà come Re e quando i regni di questo mondo, come dice l'Apocalisse, diventeranno i regni di Dio per mezzo di Gesù Cristo.
Ecco dunque la tensione nell'insegnamento di Gesù, nel Nuovo Testamento, riguardo al Regno di Dio. Noi, i discepoli di Cristo, siamo coloro che sono chiamati a vivere in questa tensione. Siamo chiamati a vivere nella luce di qualcosa che deve ancora venire. Siamo chiamati a vivere in questo vecchio mondo, pieno di bisogni umani, come cittadini del mondo a venire, dove questi bisogni non esistono più.
Siamo chiamati a vivere adesso secondo i valori e le norme del Regno di Dio e a lottare per le loro priorità, in particolare per quelle della giustizia e della rettitudine, per essere dei modelli e per dimostrare queste cose nella realtà della nostra vita giornaliera. Dobbiamo dimostrare cosa significa dire che Cristo è Re e che il regno di Dio è all'opera, in noi e nel mondo.
Commenti
Aggiungi un commento