A seguito del numero speciale "Diffondere la Bibbia" riguardo alle traduzioni del N.T., S. Gargiulo così ha risposto al direttore della casa della Bibbia, che pubblicato e diffuso la N. Riveduta.
Caro fratello Farina,
mi permetterai il tono confidenziale. Abbiamo già avuto uno scambio epistolare diversi anni fa, quando tu eri reduce dalla setta dei T.d.G. ed io lo ero da quella cattolica romana. Ci siamo poi conosciuti ad un convegno per colportori a Velletri. Serviamo lo stesso Signore, che ci ha salvati, ed abbiamo il medesimo amore per la sua Parola.
Accolsi con entusiasmo la Nuova Riveduta fin da quando era stato pubblicato solo il Nuovo Testamento, e fino a qualche anno fa essa è stata la mia Bibbia.
Un giorno un fratello darbista tedesco, che io non conoscevo e che mi aveva conosciuto solo tramite un foglio con la mia testimonianza ricevuto per caso, mi spedì lo studio di Rudolf Ebertshäuser sulle traduzioni del Nuovo Testamento. Quello scritto, per me venuto come dal cielo, fu come una folgorazione e subito decisi che esso doveva essere portato a conoscenza dei credenti italiani.
Eccoci allora a questo modesto libretto, stampato e inviato a mie spese a molti fratelli, accolto da alcuni con riconoscenza, da altri con noncuranza e forse subito cestinato e da altri ancora con malcelata indignazione.
Sia Ebertshäuser che io non facciamo sfoggio di titoli accademici, non abbiamo interessi materiali, ma abbiamo agito con profonda convinzione davanti a Dio e per l'onore della sua Parola, che non può essere trattata da parte di critici razionalisti alla stregua di un qualsiasi classico dell'antichità. Venuti a conoscenza di ciò che sta dietro le Bibbie “rivedute”, bisognava parlarne anche a costo di irritare personaggi altolocati, che avrebbero preferito il silenzio col pretesto che non si devono confondere i semplici lettori del Sacro Testo e causare grosse perplessità al lettore medio della Bibbia. Paolo ha scritto: “Vado forse cercando il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo” Gal. 1:10. Nuova Riveduta.
In realtà, nel tuo numero speciale “Diffondere la Bibbia”, una certa confusione l'ha creata il Dr. L.F. Dettori il quale, alle pagg. 18-23, per ben sei volte chiama gli “artefici” del libretto incriminato “i revisori della Nuova Diodati”, dimostrando in tal modo di essere ben poco informato, cosi da scambiare lucciole per lanterne.
Noi non siamo i revisori di tale Bibbia, con la quale non abbiamo nulla da spartire, tranne i riferimenti ai versetti presenti in essa e mancanti o travisati nella Nuova Riveduta. E' vero che mi sono servito delle ricerche di Carlo Fumagalli (revisore della Nuova Diodati) per quanto riguarda i legami occulti dei razionalisti critici testuali Westcott e Hort, evidenziando però le relative citazioni fra virgolette e menzionando l'autore. E' strano che proprio questo revisore della N. Diodati non venga contestato dal Dr. Fausto Luigi Dettori! E dire che sono pesanti le sue rivelazioni, tanto da giustificare i1 titolo del libretto...
Il Dr. Dettori finge anche di non capire che quando io disapprovo la critica testuale, intendo riferirmi a quella razionalista, di cui furono corifei Tischendorf, Westcott, Hort, Nestle, gli Aland ...
Permettimi una domanda, caro Giancarlo. Se i1 Codice Sinaitico è tanto pregiato per la sua conformità ai testi originali, perché i monaci di quel monastero, grandi studiosi e scrupolosi trascrittori di codici per antica tradizione, l'avevano destinato al fuoco? E perché tuttora gli Ortodossi, nonostante i loro errori dottrinali, hanno ancora nelle loro Bibbie un N.T. conforme al Textus receptus? Da alcuni anni si sono stabiliti in Calabria dei monaci venuti dalla Grecia per ripristinarvi la vita monastica già praticata dai Bizantini secoli fa in quella regione. Ad essi fu offerta una copia della Nuova Riveduta, ma essi rimasero scandalizzati dopo aver confrontato il N.T. con la loro “E Kaine Diateke”.
Precisato che noi non siamo i revisori della Nuova Diodati, il Dr. Dettori dovrà indirizzare i suoi ragionamenti nelle pagine 19-21, alla Buona Novella di Brindisi. In Matt. 27:34, la N. Diodati riporta “vino”. E' chiaro che è inesatto, così come Nella N. Riveduta! Nel T.r. c'è “oxos : aceto”, e così leggiamo anche nella vecchia Diodati.
Per quanto riguarda Ap. 22:19, i1 T.r. riporta “xyloy tea zoes”, albero della vita. Così anche nella vecchia Diodati. Il Dr. Dettori abbia la bontà di consultare meglio il “supporto” fra gli oltre 5000 manoscritti greci, sia tardivi che antichi. Quindi la nota 17 a pag. 22 non mi riguarda.
In fondo sembra che il Dr. Dettori abbia proprio dovuto arrampicarsi sugli specchi per confutarmi, trovando alla fine due errori (ma ce ne sono anche altri!) nella N. Diodati, ma di cui ne Ebertshäuser né io siamo responsabili.
Un'ultima osservazione. In Atti 7:30 Stefano, parlando di Mosè, dice: “Trascorsi quarant'anni un anelo gli apparve nel deserto...” (N. Riv.). Da Es. 3:1 e ss. sappiamo che si trattò di un'apparizione di Dio nella persona del Figlio, chiamato al v.2 l'Angelo del Signore. Ma Stefano non conosceva bene l'A.T., tanto da confondere l'Angelo dell'Eterno con un angelo qualsiasi? O è stato Luca a riferire male il suo discorso? A queste conclusioni ci portano i vostri più antichi manoscritti. E dove va a finire l'inerranza della Scrittura nei testi originali? Invece nel T.r. è scritto “Anghelos Kyrioy”, e così traducevano le antiche Bibbie prima che venisse fuori il nefasto testo critico.
E, caso strano, in Germania, la vostra Casa della Bibbia ha incaricato proprio Ebertshäuser a rivedere il N.T. della Bibbia Schlachter sul T.r., mentre prima essa era riveduta sul testo critico. Nella nuova “Version 2000”, in At. 7:30 “ein Engel” è stato sostituito da “der Engel des Herrn” (l'Angelo del Signore). Il Dott. Dettori ha trovato contraddizioni in me, per giunta equivocando, e non le trova nella Casa della Bibbia?
Caro fratello Farina, non voglio continuare ad annoiarti o a contristarti. Non so neppure se mi hai letto fino in fondo e se ne farai parola ai collaboratori dottori Valente e Dettori. Comunque è vostro interessato dovere continuare a difendere la Nuova Riveduta.
Con i più cordiali saluti.