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C'è un versetto che si trova 7 volte nelle Scritture: Gesù aspetta alla destra di Dio!

C'è un versetto che si trova sette volte nelle Scritture, cosa abbastanza rara per passare inosservata. Se Dio voleva che un pensiero sia espresso sette volte (7 è il numero della perfezione o della completezza) è probabilmente perchè bisogna dargli importanza. Rilevo qui che molti altri versetti chiave a cui crediamo non sono confermati sette volte nelle Scritture eppure li consideriamo fondamentali per il nostro credo...

Ecco i sette versetti:

Salmo 110:1 «Salmo di Davide.» L'Eterno (YHWH) dice al mio Signore: «Siedi alla mia destra finché io faccia dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi».

Matteo 22:44 Il Signore ha detto al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi"?

Marco 12:36 Poiché Davide stesso, per lo Spirito Santo, disse: "il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi".

Luca 20:42-43 Nel libro dei Salmi Davide stesso dice: "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi".

Atti 2:34-35 Poiché Davide non è salito in cielo anzi egli stesso dice: "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi”.

Ebrei 1:13  E a quale degli angeli disse egli mai, «Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi»?

Ebrei 10:12-13 egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si è posto a sedere alla destra di Dio, aspettando ormai soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi

 

* La prima parte del versetto è ampiamente accettata dalla maggioranza della cristianità e indica che il Signore Gesu Cristo è seduto alla destra dell’Eterno (YHWH, Adonai, tradotto con Signore nel NT).

* La seconda parte invece è spesso ignorata dottrinalmente. Il testo è tuttavia chiaro e senza appello: Gesù rimarrà seduto finché l’Eterno abbia fatto dei suoi nemici lo sgabello dei suoi piedi.

 

Il credo che Cristo sia seduto alla destra dell’Eterno è poi confermato anche altre 6 volte nel Nuovo Testamento ma in questi versetti manca la seconda parte, cioè che Gesù aspetta:

Marco 16:19 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio.

Efesini 1:20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti.

Colossesi 3:1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassú, dove Cristo è seduto alla destra di Dio.

Ebrei 1:3 Egli, che è lo splendore della sua gloria e l'impronta della sua essenza e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver egli stesso compiuto l'espiazione dei nostri peccati, si è posto a sedere alla destra della Maestà nell'alto dei cieli

Ebrei 10:12 Egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si è posto a sedere alla destra di Dio

Ebrei 12:2 tenendo gli occhi su Gesú, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrí la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.

 

Quali sono le conseguenze che Gesù sia seduto alla destra di Dio e aspetti?

Perché questa informazione ci è confermata 7 volte nella Scrittura?

Se Gesù è seduto alla destra di Dio e aspetta, quando ritornerà?

Dobbiamo noi fare qualcosa in modo tale che Gesù ritorni sulla terra?

 

Cosa aspetta Gesù alla destra di Dio?

 

Dai sette versetti si comprendre che Gesù aspetta che Dio ponga sotto i suoi piedi i suoi nemici ma fino a quando Gesù rimane seduto alla destra di Dio? Se Gesù aspetta, ciò significa che Egli non tornerà fintanto che i suoi nemici non siano posti sotto i suoi piedi? In effetti:

  1. Gesù non tornerà per fare dei suoi nemici lo sgabello dei suoi piedi ma aspetta!
  2. Gesù non tornerà prima che i suoi nemici siano lo sgabello dei suoi piedi ma aspetta!

 

Se vogliamo che Gesù ritorni dobbiamo capire come i nemici di Gesù saranno messi sotto i suoi piedi e in particolare chi farà dei nemici di Gesù lo sgabello dei suoi piedi...

Dai sette versetti si comprende che è Dio che sottometterà i nemici di Gesù ma questa affermazione a prima vista non ci insegna nulla di nuovo: che sia Dio o Gesù, noi dovremmo comunque sempre stare ad aspettare il ritorno di Gesù, quasi passivamente ora l’insegnamento che abbiamo nella Scrittura è diverso.

 

L’apostolo Pietro dice che il Signore è paziente aspettanto che tutti giungano al ravvedimento ma nello stesso tempo parla di affrettare la venuta del giorno di Dio: in effetti noi abbiamo un compito affinché tutti giungano al ravvedimento. E’ dunque giusto dire che dobbiamo aspettare ma anche affrettare il ritorno di Gesù:

2 Pietro 3:9-15 Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento. 10 Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate. 11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, 12 mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno! 13 Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia. 14 Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace; 15 e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data

 

Ci sono altri versetti che ci danno maggiori informazioni per comprendere fino a quando Gesù aspetta: uno in particolare ci dice che Gesù aspetta fino ai tempi della restaurazione di ogni cosa ma pure che questa restaurazione avverrà in seguito al ravvedimento e alla conversione...

Atti 3:19-21 Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinché i vostri peccati siano cancellati, e perché vengano dei tempi di refrigerio dalla presenza del Signore, 20 ed egli mandi Gesù Cristo che è stato predicato prima a voi, 21 che il cielo deve ritenere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, dei quali Dio ha parlato per bocca di tutti i suoi santi profeti fin dal principio del mondo.

Se questa restaurazione avverrà in seguito al ravvedimento e alla conversione, come lo spiega Pietro nel suo discorso alla Pentecoste, allora predicare il vangelo conduce al ritorno di Gesù: in effetti non è più Dio che sottomette i nemici ma essi si sottomettono da soli tramite il ravvedimento. E’ per questo che il vangelo deve essere annunciato in tutto il mondo, non una sola volta ma continuamente, fintanto che ci sono uomini che devono conoscerlo.

 

Ciò è confermato quando Gesù parla del suo ritorno e degli avvenimenti degli ultimi tempi: il vangelo del regno deve prima essere predicato in tutto il mondo.

Matteo 24:14 E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine.

Questo compito non sarà Dio a svolgerlo ma è affidato alla chiesa di Cristo, a quelli che credono in Lui:

Marco 16:15-16 Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura; 16 chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.

 

E’ dunque chiaro che Gesù aspetta in cielo fino alla restaurazione di ogni cosa, che Egli non tornerà prima che tutto sia restaurato sulla terra e che il vangelo del regno deve essere predicato a tutto il mondo in modo tale che ci siano conversioni e ravvedimenti.

Questo compito di predicare, annunciare, convincere incombe dapprima all’essere umano nato di nuovo ma è poi chiarissimo che sarà Dio a convincere i cuori e a far crescere ciò che è stato seminato.

 

Anche Dio aspetta! Egli vuole confermare la parola con segni e prodigi...

 

Dunque Gesù aspetta che Dio gli sottometta tutti i nemici ma anche Dio aspetta qualcosa: che colui che crede agisca in modo tale che Egli possa confermare la parola annunziata tramite segni e prodigi in modo tale da convincere e conquistare la vittoria sul nemico e condurre anime perdute al ravvedimento.

Marco 16:20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l'accompagnavano.

Ebrei 2:4 mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà.

 

Molto spesso Dio agisce mettendo la convinzione nel cuore degli uomini e poi questi devono agire in modo che l’opera di Dio sia manifestata sulla terra: è come se Gesù aspetta su Dio ma, nello stesso tempo, Dio aspetta sul credente.

 

Il credente deve agire e compiere le stesse opere di Gesù

 

L’annuncio del vangelo del regno è accompagnato da segni miracolosi: Gesù stesso lo indica nei versi che seguono l’invito ad andare per tutto il mondo e predicare la buona notizia del regno:

Marco 16:15-18 Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura; 16 chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato. 17 E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; 18 prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno».

 

Oggi il vangelo è stato predicato a tutto il mondo o quasi ma quale vangelo è stato annunciato? Il vangelo del regno o un altro vangelo (il vangelo della grazia, il vangelo della prosperità, ecc.)?

In seguito a questo annuncio i demoni sono scacciati in tutto il mondo? I malati vengono guariti in tutto il mondo?

No! Oggi, piuttosto che agire, si prega in questo modo: “Padre nostro, guarisci i malati nel nome di Gesù” e magari si aggiunge “se questa è la tua volontà”!!!

Non si fa altro che chiedere a Dio (e spesso anche a Gesù – che aspetta) di fare qualcosa invece di mettere in pratica quello che Gesù ci ha comandato prima di salire in cielo: Egli aspetta ora l’azione di coloro che dicono di aver creduto in modo che si manifestino i segni che ci ha indicato...

Ogni credente, colui cioè che dice aver creduto, deve porre le mani sugli ammalati, deve scacciare i demoni, deve annunciare questa buona notizia della superiorità del regno, del governo di Dio, su ogni nemico di Gesù. Solo così si può preparare la via al ritorno trionfale di Gesù.

Spesso non si agisce in questo modo perché si vuole vedere il risultato subito, senza sforzi, senza vivere nella santità, senza perseverare e allora si chiede a Dio di fare quello che invece il credente dovrebbe compiere...

 

Consideriamo come si comportavano i primi credenti e qual’era il risultato: essi erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento, lo mettevano in pratica e i frutti erano visibli da tutti.

Atti 2:42-43 Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli.

Purtroppo attualmente tanti credenti sono influenzati dal diavolo il quale ha messo loro in testa che bisogna aspettare e soprattutto non distrubarlo eppure quali sono le parole di Gesù? Chi crede in lui farà le stesse opere sue ed anche di più grandi:

Giovanni 14:12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre

Il credente deve agire, compiere le stesse opere di Gesù piuttosto che rimanere ad aspettare: è Gesù che aspetta!

 

Chiediamoci ora: quali erano le opere di Gesù? Le conosciamo (annunciare la buona notizia del regno di Dio, scacciare i demoni, guarire gli ammalati, ecc.) ma queste opere si riassumono in poche parole: distruggere le opere del diavolo, seguendo l’esempio di Gesù!

1 Giovanni 3:8 Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.

 

Distruggere le opere del diavolo: compito di Dio o dell’uomo?

 

Molti affermano che Gesù ha potuto distruggere le opere del diavolo perché era Dio e che dunque il credente non può fare la stessa cosa perché non è Dio... Ciò non è esatto: Gesù distruggeva le opere del diavolo come uomo, non come Dio: infatti lo ha fatto quando è venuto sulla terra e non dopo quando è stato glorificato. E’ per questo che, come detto più sopra, anche noi possiamo e dobbiamo fare le stesse opere sue se crediamo e ubbidiamo a quello che Egli ci ha insegnato...

In che modo possiamo farlo? Come Gesù stesso faceva: lo faceva con Dio perché Dio era con lui!

Atti 10:38 ... è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

Come Gesù è andato dappertutto per liberare coloro che erano oppressi dal diavolo, anche noi credenti possiamo e abbiamo il dovere di distruggere le opere del diavolo in modo che i nemici di Gesù siano lo sgabello dei suoi piedi. Non possiamo fare questo da soli ma possiamo farlo se crediamo che lo Spirito di Dio è con noi, come era con Gesù sulla terra ...

Inoltre Gesu ci ha promesso essere con noi ogni giorno: come dunque potremmo dire essere incapaci di fare le stesse opere sue e distruggere le opere malvagie del diavolo?

Matteo 28:20 Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente

Da notare che non solo Gesù è con noi, ma anche il Padre ed anche lo Spirito Santo...

Giovanni 14:23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

 

Non siamo dunque soli per compiere le opere che Gesù ci domanda e per fare opere piu grandi:

Giovanni 14:15-20 Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16 e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, 17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. 18 Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. 19 Ancora un po', e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi.

 

Notiamo pure che Gesù si identifica con il credente sulla terra: quando si rivolge a Saulo gli dice “perché mi perseguiti” piuttosto che dire “perché perseguiti i credenti”.

Atti 9:4  E, caduto a terra, udí una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?».

C’è dunque il Gesù Cristo nel cielo, cioè Gesù con il Suo corpo trafitto e c’é Cristo Gesù nella Chiesa, cioé lo Spirito di Gesù che abita nel credente.

Sulla base di questo possiamo fare le stesse opere di Gesù: non noi direttamente ma lasciandoci guidare dalle direttive che Egli ci darà in ogni situazione tramite il Suo Spirito.

 

L’unità e la comunione trai i credenti: la progenie che schiaccia la testa del serpente

 

La conseguenza della presenza di Dio con noi è che nessuno può più agire da solo ma ogni credente deve agire sulla terra in comunione con gli altri, con coloro che hanno questo stesso Spirito Santo in loro. La comunione del Signore, la santa cena, deve proprio ricordarci che formiamo un solo corpo.

1 Corinzi 10:17 Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane.

La volontà di Dio è proprio questa unità tra i credenti, un’unità perfetta come Gesù era in perfetta comunione con il Padre

Giovanni 17:22-23 Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; 23 io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me.

Questa unità che Gesù aveva con il Padre era manifestata dalle opere che faceva e nello stesso modo anche il credente deve manifestare questa unità con Dio e con gli altri tramite le opere descritte in Marco 16:17-18 (citato più sopra): queste opere sono il segno per identificare colui che ha creduto e dunque colui che ha Dio in sé e che vive in comunione con Lui...

Giovanni 10:37-38 Se non faccio le opere del Padre mio, non mi credete; 38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel Padre.

 

Soltanto rimanendo nell’unità, con Cristo come capo, si può compiere la volontà perfetta di Dio: questa volontà è che una progenie, nata dalla donna, schiacci la testa del serpente.

Genesi 3:15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno».

Chi è questa progenie? Per molti è semplicemente Gesù ma anche questo non è esatto: la progenie della donna che deve schiacciare la testa al serpente è la Chiesa, il cui corpo è composto dai credenti che vivono nell’unità perfetta e il cui capo è Cristo, la testa del corpo e colui che lo dirige.

Galati 3:16 Le promesse furono fatte ad Abraamo e alla sua progenie. Non dice: «E alle progenie», come se si trattasse di molte; ma, come parlando di una sola, dice: «E alla tua progenie», che è Cristo.

Isaia 53:10 Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni, e l'opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani.

 

Dobbiamo dunque seguire l’esempio di Gesù e distruggere le opere del diavolo: non ognuno singolarmente ma nell’unità del corpo di Cristo. Gesù è con noi in questo compito ma rimane la testa, nel cielo, seduto alla destra di Dio, ed aspetta che noi compiamo quello che ci chiederà di volta in volta.

Purtroppo oggi tanti credenti aspettano che Gesù scenda dal cielo per toglierli da un mondo malvagio e non fanno nulla per cambiare questo mondo. Dicono credere e invece rimangono con le mani nelle tache aspettando che Gesù agisca, che Gesù scacci i demoni, che Gesù guarisca, che Gesù annunci il vangelo...

Tutto questo è sbagliato: Gesù ci ha comandato di agire, di fare le stesse opere sue e questo non nel cielo ma bensì sulla terra. La sua volontà non era quella che fossimo tolti dal mondo ma soltanto preservati dal potere di satana (le ferite al calcagno) mentre ci impegniamo a combatterlo nel mondo e fino a quando il nemico sarà sottomesso…

Giovanni 17:15 Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.

 

Se diciamo credere, allora stà a noi agire e Dio interverrà per confermare la parola pronunciata da tutti coloro che credono e che mettono in pratica gli insegnamenti di Dio.

Marco 16:19-20 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio. 20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l'accompagnavano.

Dapprima bisogna agire e in seguito soltanto il Signore conferma la parola che è stata annunziata nel mondo...

 

Attualmente Gesù aspetta e Dio non manda gli angeli ad eseguire il giudizio sulle opere del diavolo se nessuno condanna queste opere, se nessuno scaccia i demoni o pone le mani sugli ammalati nel nome di Gesù.

Lo Spirito Santo è qui con noi ma è il corpo che deve agire: Egli ci convince soltanto, ci guida, ci consiglia ma poi siamo noi a dover agire!

Giovanni 16:8-11 E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. 9 Di peccato, perché non credono in me; 10 di giustizia, perché io vado al Padre e non mi vedrete più; 11 di giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.

  • Lo Spirito Santo convince di peccato: ciò avviene quando il vangelo è annunziato.
  • Lo Spirito Santo convince di giustizia: Gesù ha pagato il prezzo per i nostri peccati e nel Suo nome tutto deve essere sottomesso perche il diavolo è stato vinto, la condanna è stata tolta e siamo liberi di agire.
  • Lo Spirito Santo convince di giudizio perché le opere del diavolo devono essere giudicate e condannate: il diavolo è già stato vinto definitivamente alla croce e noi dobbiamo ricordarglielo.

 

Ambasciatori per Cristo – il ministero della riconciliazione

 

Colui che crede e che ha ricevuto lo Spirito Santo diventa ambasciatore per Cristo con un compito ben preciso da compiere sulla terra: la riconciliazione.

2 Corinzi 5:18-20 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. 19 Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio.

 

Questa riconciliazione avviene in tre modi:

  1. Riconciliare lo spirito dell’uomo con Dio: quella che chiamiamo la salvezza
  2. Riconciliare l’anima dell’uomo con Dio: la liberazione dai demoni e dalle oppressioni spirituali
  3. Riconciliare il corpo dell’uomo con Dio: la guarigione da tutte le malattie

 

Questo compito di riconciliazione è affidato alla Chiesa, a coloro che sono nati di nuovo: essi agiscono e poi Dio fa crescere ciò che è stato seminato. Non è Dio che sottomette i nemici di Gesù spontanemamente: ciò avviene in seguito all’opera di coloro che credono e che si comportano come ambasciatori di Dio sulla terra...

La sottomissione di tutti i nemici di Gesù avverrà dunque soltanto in seguito all’opera dei credenti!

 

Gesù ha vinto il diavolo e le potenze spirituali e ci ha lasciato la potenza del Suo nome per combattere un nemico che, benché sia già vinto alla croce, si ribella e cerca continuamente di fare il male. Ma il credente, in Cristo Gesù, ha l’autorità su tutta la potenza del nemico.

Luca 10:19 Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male.

 

La volontà di Dio è già stabilita nel cielo ma non si attua sulla terra se nessuno lo chiede, se nessuno prega o intercede.

Matteo 6:9-10 Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; 10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra.

La chiesa di Cristo deve dunque impegnarsi affinché la volontà di Dio sia fatta sulla terra: è all’uomo che è affidato il compito di agire sulla terra e poi Dio fà in modo che le parole pronunciate sotto la sua guida siano osservate in modo che i nemici di Gesù gli siano sottomessi.

 

E se l’uomo non agisce Gesù non tornerà mai?

 

Dio ha affidato l’amministrazione della terra agli uomini e per questo non interviene direttamente sulla terra pur conservando sempre il pieno controllo su ogni cosa. Egli ha affidato ad Adamo il compito di governare la terra ed è per questo che un uomo, Adamo, ha dato un nome a tutti gli animali: era lui il primo responsabile e amministratore della creazione di Dio sulla terra.

Salmo 115:16 I cieli sono i cieli del SIGNORE, ma la terra l'ha data agli uomini.

 

Questo concetto é chiaramente visibile se si analizza la storia biblica: Dio ha utilizzato degli uomini per agire sulla terra e guidare gli altri, spesso degli uomini che non avevano nessuna capacità, che non erano perfetti ma che erano guidati da Dio perché scelti da Lui per una missione precisa. Dio ha sempre utilizzato degli uomini sulla terra, anche le volte in cui degli angeli sono intervenuti: essi avevano solo lo scopo di dare un messaggio perché il protagonista finale era sempre un essere umano!

 

Già con Gesù, Dio ci ha dimostrato che aveva bisogno di un uomo per compiere la Sua volontà sulla terra: avrebbe benissimo potuto fare udire una voce dal cielo, mandare degli angeli per informare tutti gli uomini della Sua volontà e, in questo modo, mettere sicuramente tutti d’accordo sulla maniera di comportarsi. Eppure Dio non ha mandato angeli per informare come l’uomo doveva comportarsi ma ha mandato il Suo Figlio che si è fatto uomo e ci ha dato l’esempio. Poi ha mandato i discepoli e ha chiamato tante persone sulla terra in modo che ognuno seguisse l’esempio di Gesù e lo insegnasse ad altri.

 

Dunque se colui che deve agire sulla terra non ubbidisce, allora Dio sarebbe bloccato nei Suoi piani? No, Dio è sovrano e se l’uomo non agisce, Dio chiamerà altri uomini affiché essi ubbidiscano e magari convincano gli altri della volontà di Dio. Egli utilizza sempre degli uomini sulla terra ma non li costringe mai in modo da lasciare sempre all’uomo la scelta e la responsabilità tra il bene e il male.

 

Sapendo che Dio è sovrano e che controlla ogni cosa, come fà allora per agire sulla terra senza interferire con le scelte degli uomini?

Ogni uomo rimane sempre libero di accettare o di rifiutare l’appello che ha ricevuto ma nello stesso tempo Dio conosce in anticipo chi gli ubbidirà e chi invece non darà ascolto alla Sua voce. In questo modo Egli può fare in modo che la Sua volontà si compia rivolgendosi alle buone persone, le quali però hanno sempre la scelta e la responsabilità di agire. Dio rimane dunque sovrano ma nello stesso tempo l’uomo è pienamente responsabile.

 

Guai perciò all’uomo che non ubbidisce all’ordine di Dio: un giorno o l’altro dovrà renderne conto, persino del sangue di un’empio se non l’avrà avvertito affinché abbandoni la sua via malvagia:

Ezechiele 3:18-21 Quando io dirò all'empio: "Certo morirai!" se tu non l'avverti, e non parli per avvertire quell'empio di abbandonare la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell'empio morirà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 19 Ma, se tu avverti l'empio, ed egli non si ritira dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà per la sua iniquità, ma tu avrai salvato te stesso. 20 Quando un giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, se io gli pongo davanti una qualche occasione di caduta, egli morirà, perché tu non l'avrai avvertito; morirà per il suo peccato, e le cose giuste che avrà fatte non saranno più ricordate; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. 21 Però, se tu avverti quel giusto perché non pecchi, e non pecca, egli certamente vivrà, perché è stato avvertito, e tu avrai salvato te stesso».

 

Quando Dio ci invita a fare qualcosa significa che ne abbiamo le capacità! Se non ne siamo convinti, dobbiamo semplicemente aver fede che Egli di darà le forze necessarie. Nessuno può rifiutare un’ordine di Dio, che sia udito tramite una voce dal cielo, tramite un’apparizione di angeli oppure semplicemente tramite un passaggio della Bibbia che ci interpella nel profondo del cuore e ci incoraggia a fare qualcosa.

Dio parla sempre, gli angeli sono sempre pronti ma è l’uomo che deve ascoltare la voce di Dio in modo che la volontà di Dio si compia sulla terra: prestiamo dunque attenzione alla voce di Dio.

Giobbe 33:14-18 Dio parla una volta, e anche due, ma l'uomo non ci bada; 15 parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; 16 allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, 17 per distogliere l'uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia; 18 per salvargli l'anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale.

Considera dunque che se tu non agisci perché non hai capito bene quella che è la volontà di Dio, ci sarà sempre qualcun altro che ubbidirà ma tu sarai responsabile della tua disubbidienza a un comando che  molto probabilmente ti ha turbato nel tuo cuore affinché lo eseguissi.

 

Chi sono i nemici di Gesù? Come sottometterli?

 

Sapendo che Gesù aspetta che i suoi nemici siano lo sgabello dei suoi piedi e dunque che gli siano sottomessi, sapendo pure che questo compito è affidato alla Chiesa di Cristo, ci si può chiedere chi sono questi nemici da sottomettere in modo da affrettare il ritorno del Signore.

 

Nella parabola delle mine Gesù spiega chi sono i suoi nemici: coloro che non vogliono sottomettersi alla sua autorità.

Luca 19:11-27 Mentre essi ascoltavano queste cose, Gesù aggiunse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio stesse per manifestarsi immediatamente. 12 Disse dunque: «Un uomo nobile se ne andò in un paese lontano per ricevere l'investitura di un regno e poi tornare. 13 Chiamati a sé dieci suoi servi, diede loro dieci mine e disse loro: "Fatele fruttare fino al mio ritorno". 14 Or i suoi concittadini l'odiavano e gli mandarono dietro degli ambasciatori per dire: "Non vogliamo che costui regni su di noi". 15 Quando egli fu tornato, dopo aver ricevuto l'investitura del regno, fece venire quei servi ai quali aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ognuno avesse guadagnato mettendolo a frutto. 16 Si presentò il primo e disse: "Signore, la tua mina ne ha fruttate altre dieci". 17 Il re gli disse: "Va bene, servo buono; poiché sei stato fedele nelle minime cose, abbi potere su dieci città". 18 Poi venne il secondo, dicendo: "La tua mina, Signore, ha fruttato cinque mine". 19 Egli disse anche a questo: "E tu sii a capo di cinque città". 20 Poi ne venne un altro che disse: "Signore, ecco la tua mina che ho tenuta nascosta in un fazzoletto, 21 perché ho avuto paura di te che sei uomo duro; tu prendi quello che non hai depositato, e mieti quello che non hai seminato". 22 Il re gli disse: "Dalle tue parole ti giudicherò, servo malvagio! Tu sapevi che io sono un uomo duro, che prendo quello che non ho depositato e mieto quello che non ho seminato; 23 perché non hai messo il mio denaro in banca, e io, al mio ritorno, lo avrei riscosso con l'interesse?" 24 Poi disse a coloro che erano presenti: "Toglietegli la mina e datela a colui che ha dieci mine". 25 Essi gli dissero: "Signore, egli ha dieci mine!" 26 "Io vi dico che a chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 27 E quei miei nemici che non volevano che io regnassi su di loro, conduceteli qui e uccideteli in mia presenza"».

 

Altrove comprendiamo che, a causa del peccato, eravamo tutti nemici di Dio fino al giorno in cui gli abbiamo dato la nostra vita e ci siamo riconciliati con lui.

Colossesi 1:21-23 E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, 22 ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili, 23 se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato servitore.

 

Dunque i nemici di Dio sono tutti coloro che rifiutano la Sua autorità e che vivono sulla terra in modo contrario alla Sua volontà. Ma Dio è sovrano e può convincere chiunque affinché lo accetti nella propria vita, cosa che ha fatto già per tante persone…

Romani 5:10 Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

 

La riconciliazione avviene credendo nel sacrificio di Gesù: è un dono disponibile per tutti ma che bisogna afferrare. E’ per questo che predicare il vangelo contribuisce alla realizzazione della volontà di Dio sulla terra: il credente semina la parola e poi Dio si occupa di farla crescere in colui che Lo cerca, in modo da portare dei frutti.

 

A questo punto si può logicamente dedurre che i nemici di Dio sono degli uomini e che dunque il credente deve evangelizzare tutti gli uomini in modo che essi si sottomettano alla volontà di Dio sulla terra. Per fare questo bisogna però considerare che gli uomini si comportano da nemici perché sono influenzati dal diavolo che ha accecato loro le menti.

2 Corinzi 4:3-4 Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, 4 per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.

 

E’ come se Dio avesse due nemici: l’uomo come nemico diretto di Dio e il dio di questo mondo come nemico indiretto.

Il dio di questo mondo non è per forza e solamente il diavolo ma anche tutte le distrazioni che l’uomo troverà nel mondo tutte le cose che lo allontaneranno da Dio. A questo punto come fare dei nemici lo sgabello dei piedi di Gesù?

Visto che il nemico è di due tipi (diretto e indiretto) anche noi dobbiamo agire su due fronti: direttamente nei confronti dell’uomo e indirettamente nei confronti delle potenze spirituali che legano gli uomini attirandoli verso piaceri mondani piuttosto che verso Dio.

Sapendo che questi piaceri mondani lasciano sempre un vuoto in coloro che li seguono, noi dobbiamo dunque sconfiggere le potenze spirituali che si nascondono dietro gli uomini attraverso un’attitudine ripiena di amore nei confronti di tutti gli esseri umani (nemico diretto) e dobbiamo legare le potenze spirituali (nemico indiretto) che agiscono accecando gli uomini.

La nostra lotta non può essere soltanto spirituale mentre si odiano i nostri simili sulla terra. Al contrario l’atto di amore che dimostreremo loro conquisterà il loro cuore dimostrando che Dio li ama perchè Dio è amore. Tale atto romperà le catene e libererà coloro che erano oppressi dal diavolo.

 

Il nostro compito è dapprima indirizzato all’uomo: infatti quando Gesù ci invita a benedire i nostri nemici, non parla di benedire l’essere spirituale che influenza la persona ma parla di benedire la persona, questa stessa persona che si comporta da nemico: il nemico di cui parla è la persona, colui che ci perseguita, il malvagio, l’ingiusto, anche se in fin di conti esso è influenzato dal principe di questo mondo.

Matteo 5:43-45 Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

 

A questo punto comprendiamo cosa compie la benedizione sul nemico: lo fa diventare progressivamente amico e la potenza spirituale che si trova dietro di lui è sconfitta.

Quindi in fin dei conti il nemico è semplicemente il male, il male che influenza gli uomini, e una persona che fa il male diventa nemica di Dio e degli altri uomini. Ma una volta che è conquistata con l’amore, con i valori del regno di Dio, essa esegue la volontà di Dio e perde lo statuto di nemico.

 

Abbiamo dunque qui una chiave per sconfiggere il nemico: non si tratta di una lotta tra angeli ma si tratta di una lotta che degli uomini compiono sulla terra in modo che i loro atteggiamenti agiscano sulle potenze spirituali dietro gli uomini che sono nemici di Dio.

Il diavolo è gia stato sconfitto con l’amore di Gesù. Egli si ribella ma deve essere sconfitto di nuovo con degli atti di amore effettuati dal credente sulla terra, da colui che è discepolo di Gesù e che si comporta allo stesso modo del suo Maesto.

 

Lo scopo della predicazione del vangelo è quello di rendere gli uomini liberi ma ciò avviene soprattutto tramite degli atti concreti nei confronti del prossimo in modo da distruggere le opere del diavolo: l’odio, la rivalità, e contese, le gelosie, ecc. In tal modo si sconfigge la potenza di accecamento del dio di questo mondo. Una volta che qualcuno è libero, allora è sua scelta fare il male oppure il bene, continuare ad essere nemico oppure diventare servitore di Gesù.

 

Quest’opera nei confronti degli uomini deve essere accompagnata da una lotta spirituale: la Chiesa deve porsi alla porta dell’inferno in modo da impedire che le potenze delle tenebre possano influenzare nuovamente gli uomini.

Gesù parla delle porte dell’inferno che non potranno resistere alla sua Chiesa: non sono le porte della Chiesa che non saranno vinte ma sono quelle dell’inferno perchè è l’inferno ad essere attaccato. La Chiesa di Cristo esce e attacca l’inferno: le porte dell’inferno non possono resistere e coloro che le difendono non possono più uscire.

Matteo 16:18 E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere.

La Chiesa di Cristo si posiziona dunque come scudo davanti alle porte dell’inferno in modo che il nemico non possa più agire sulla terra: il nemico è vinto ma la Chiesa deve posizionarsi in modo da impedirgli di agire. Le porte dell’inferno non possono resistere a questo assedio, non possono respingerlo e gli uomini non sono nuovamente accecati: i nemici di Gesù sono vinti, preparando in questo modo il Suo ritorno trionfale.

 

La Chiesa di Gesù ha un compito importante da svolgere sulla terra: deve sottomettere tutti i nemici di Gesù prima del Suo ritorno. Questo può darci come impressione che Dio voglia una Chiesa forte ma ciò non è esatto: la Chiesa di Cristo non deve avere forza, deve riconosce che senza Gesù non è niente ma proprio a causa della sua debolezza deve intercedere, pregare, supplicare e in seguito ascoltare e seguire le istruzioni che riceverà.

La forza non verrà mai dalla Chiesa che passa ore nel combattimento e nella preghiera altrimenti cadrebbe nell’orgoglio ma la Chiesa di Cristo deve prendere delle posizioni spirituali, a seconda delle direttive ricevute da Dio, e poi mantenerle con perseveranza, cosciente della sua poca forza ma cosciente di dipendere da Dio. Essa deve annunciare il vangelo e avvertire gli uomini in modo da seminare qualcosa nel loro cuore. Deve poi provare con il suo comportamento le verità del vangelo in modo da toccare i cuori e conquistare le anime. Il nemico cercherà di nuovo di attaccare ma sarà tenuto dentro l’inferno in modo da non poterne più uscire.

 

Infine l’ultimo nemico che sarà distrutto è la morte ma questa vittoria sarà compiuta da Gesù, durante il suo regno. Ma ciò significa che tutti gli altri nemici devono essere sottomessi dalla Chiesa di Cristo sulla terra, prima del suo ritorno, anche se con il Suo aiuto.

1 Corinzi 15:20-28 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti. 21 Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. 22 Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; 23 ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta; 24 poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza. 25 Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi. 26 L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte. 27 Difatti, Dio ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che colui che gli ha sottoposto ogni cosa, ne è eccettuato. 28 Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.

A questo punto non ci sarà più bisogno di un rappresentante di Dio come uomo perché Dio sara tutto in tutti, ognuno essendo riconciliato con Dio e vivendo in una dimensione spirituale perfettamente restaurata con Dio.

 

Conclusione

 

Gesù aspetta alla destra di Dio che quest’ultimo ponga sotto i suoi piedi tutti i suoi nemici. Questo compito di sottomissione è affidato all’uomo e al credente in particolare, colui che fa parte del corpo di Cristo e che ha Gesù come capo e come guida.

Dunque Dio aspetta in particolare l’unità della Sua Chiesa sulla terra affinchè l’uomo possa agire davvero guidato da Gesù. Probabilmente oggi il momento non è ancora venuto altrimenti saremmo tutti convinti di agire insieme per affrettare il ritorno del Signore ma nel frattempo è molto probabile che certi credenti hanno la convinzione di dover convincere gli altri proprio perché Dio stà preparando qualcosa!

Allora il consiglio che posso darti è quello di non rifiutare questi pensieri considerandoli subito falsi ma prendi il tempo di analizzare ogni cosa, di ritenere ciò che è buono e di agire in conseguenza per entrare in quella che è la volontà di Dio e forse essere partecipe di coloro che prepareranno il ritorno di Gesù.

1 Tessalonicesi 5:21 Esaminate ogni cosa e ritenete ciò che è buono

 

Il compito che Gesù ci ha affidato non è facile: non si tratta semplicemente di un combattimento spirituale contro il nemico affinché sia sottomesso ma ci vuole amore verso il prossimo, compassione, fede, perseveranza, umiltà e tutto ciò che il Signore riterrà necesario in modo di conquistare la vittoria sulle potenze spirituali ma nello stesso tempo conquistare il cuore degli increduli. Gesù non ci ha chiesto di amare i nosti amici e nemmeno di ignorare i nostri nemici ma ci ha chiesto di amare e benedire i nostri nemici affinché essi siano toccati e affinché il nemico spirituale, sia definitivamente sconfitto.

Matteo 5:44-45 amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli …

 

Se questo compito non è facile, nessuno può rifiutare quello che Gesù ci ha chiesto con la scusa che sia troppo difficile o che sia soltanto per un’altra epoca…

Da tanto tempo si aspetta il ritorno di Gesù e il mondo va sempre male… perché? Non sarebbe forse perchè il credente stà sempre più ad aspettare passivamente un ritorno di Gesù come via di scampo piuttosto che mettersi a preparare un governo divino sulla terra?

 

Dunque

  • Gesù (uomo) aspetta alla destra di Dio che i suoi nemici siano posti sotto i suoi piedi e poi tornerà
  • Dio (Spirito) deve sottomettere tutti i nemici di Gesù ma lo fà quando la parola è annunziata
  • Lo Spirito Santo convince gli uomini ma essi devono agire, dapprima colui che dice credere
  • La Chiesa è la progenie che deve schiacciare la testa del serpente e distruggere le opere del diavolo, come fece Gesù. Per fare questo deve rimanere nell’unità e nella comunione con Dio
  • Il credente deve seguire l’esempio di Gesù e compiere le stesse opere che Egli fece sulla terra in modo da essere un ambasciatore per Cristo e riconciliare l’uomo con Dio

 

Alla luce di queste considerazioni è ragionevole aspettare mentre Gesù sta aspettando?

In che modo queste considerazioni devono influenzare i nostri atteggiamenti e la nostra visione del futuro?

 

Dio è sovrano ma noi dobbiamo anche affrettare la venuta di Gesù

2 Pietro 3:11-12 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere voi, per santità di condotta e per pietà, 12 mentre attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, in cui i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno!

 

*** Aspettare o Agire? Questa è la domanda fondamentale alla quale devi prestare attenzione! ***

 

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