C’è un verbo greco che significa letteralmente venire: <erchomai>.
Potremmo pensare di essere finalmente in grado di affrontare l'argomento della gloriosa venuta di Gesù. Potremmo fare un elenco di tutte le occorrenze di questo verbo in relazione con Gesù e "creare" una dottrina sulla sua seconda venuta.
In primo luogo è necessario fare una separazione in questo elenco e mettere da parte i versi che non possono essere legati ad una venuta futura.
Per iniziare leggiamo con attenzione i seguenti versetti:
Matteo 10:23 (LND) Ora, quando vi perseguiteranno in una città, fuggite a in un'altra, perché in verità vi dico, che non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che venga <erchomai> il Figlio dell'uomo.
Matteo 16:28 (LND) In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non morranno prima d'aver visto il Figlio dell'uomo venire <erchomai> nel suo regno.
In questi versetti, è ovvio, Gesù non può parlare di qualcosa che si sarebbe verificato dopo molti secoli! Siamo dunque di fronte a una scelta:
- Gesù ha parlato di cose che non sapeva e quindi ha fatta una stima della data e si è sbagliato. Oppure ha mentito?
- Gesù fu ispirato dal Padre e qui abbiamo una nuova possibilità : il Padre è sbagliato o ha mentito ( a Gesù o discepoli ).
- Le scritture non sono ispirate.
- Noi interpretiamo male queste parole e c'è qualcos'altro da capire.
Personalmente ho scelto questa ultima opzione: queste parole di Gesù non possono riferirsi a un ritorno che appartiene al nostro futuro.
Leggiamo adesso gli altri versetti in cui il verbo erchomai è utilizzato in relazione con Gesù Cristo:
Giovanni 14:18 (LND) Non vi lascerò orfani; tornerò <erchomai> a voi.
Giovanni 14:23 (LND) Gesù rispose e gli disse: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo <erchomai> (noi, plurale, qui non è solo una venuta del Figlio) a lui e faremo dimora presso di lui.
Il contesto parla della Pentecoste, dopo la risurrezione. Non possiamo qui vedere un ritorno glorioso.
In conclusione, è interessante notare che nella bocca di Gesù, l'idea della venuta del figlio dell'uomo può assumere un significato completamente opposto alla visione dispensazionalista.
Ma allora, di quale(i) venuta(e) si parla in questi versetti?
La trasfigurazione? La sua venuta al cielo per essere glorificato? La pentecoste? La sentenza su Israele e la distruzione del tempio a Gerusalemme?