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Come sono scritti i testi pubblicati sul sito

Riflettendo al modo in cui sono scritti i testi che pubblico su questo sito ho deciso di darvi una piccola testimonianza perché io stesso sono spesso sorpreso da ciò che avviene.

 

Sono una persona che ama essere sicura prima di affermare qualcosa eppure con tanti articoli sto scrivendo su argomenti che non conoscevo, che non ho compreso ancora completamente o dei quali non avrei voluto parlare pubblicamente prima di averli interamente analizzati. Eppure leggendo la Bibbia ricevo conferme che mi spingono in una direzione che spesso non avrei pensato o non avrei voluto seguire.

 

Alla base scrivo soprattutto per approfondire un argomento e l’articolo tratta dunque di qualcosa di nuovo, che neanche io conoscevo. Malgrado questo posso scrivere con estrema facilità pagine e pagine di un argomento senza conoscerlo.

Devo dunque spesso rileggere quanto ho già scritto per comprendere meglio il pensiero e capita pure che le mie riflessioni mi facciano tornare su qualcosa che avevo già scritto ma che avevo in parte dimenticato: questo è proprio contrario alla mia natura di voler gestire ogni cosa e pubblicare soltanto articoli studiati per bene.

 

Nello stesso tempo gli argomenti che vorrei scrivere non riesco ad approfondirli e se li studio non riesco a memorizzarli. Inoltre non riesco a trovare il tempo di scriverli né a pubblicarli in modo tale che il sito internet non corrisponde a quanto vorrei io.

 

Non scrivo dunque nessun testo partendo da una dottrina, analizzata per bene e che vorrei diffondere. Al contrario pubblico invece pensieri senza sapere dove questi mi condurranno.

Oggi agisco dunque diversamente dalla mia personalità, non seguo più i miei pensieri, la tradizione delle dottrine umane ma sono pronto a partire da zero, come se non conoscessi più nessuna dottrina.

Considero dunque questo modo di agire un rinunciamento alla mia personalità e il lasciare Cristo Gesù vivere in me e manifestrarsi in me: non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me; non sono piu io che che scrivo ma Cristo che scrive attraverso le mie mani.

 

Ciò non corrisponde proprio alla mia personalità perché sono sempre stato qualcuno di analitico, che ragiona molto e a cui non piace dire qualcosa senza esserne convinto: prima mi confidavo nella mia ragione, in quanto conoscevo, in quanti gli altri avevano scritto e in quanto avevo studiato; oggi mi fido soltanto sul mio Signore Gesù perchè Egli solo è il mio Pastore e Colui che mi guida: non posso dunque conoscere il mio futuro e devo camminare nell’ubbidienza, imparando anche ad accettare le accuse degli avversari perchè ripieno della pace del Signore.

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