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Perché la predestinazione non è accettata

Nella Bibbia si parla di predestinazione, un termine che però è utilizzato a torto per dire che Dio ha predestinato certe persone alla salvezza mentre altre sono predestinate alla perdizione, qualunque sia il loro comportamento sulla terra.

Alcuni credono a questa dottrina ma molti non ci credono e non vogliono approfondire l’argomento perché vogliono fondarsi piuttosto sul loro ragionamento: come sarebbe possibile infatti che un Dio buono condanni certe persone malgrado i loro sforzi sulla terra.

Queste persone si fondano soprattutto sul presupposto che dopo la morte non c’è più nessuna possibilità di ravvedimento. C’è infatti un versetto che afferma questo

Ebrei 9:27 Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio

Dunque se Dio predestina certe persone, tutto viene deciso prima della morte e dopo sarebbe troppo tardi.

 

Riflettendo però a come Abramo sia stato scelto da Dio e che, in seguito a lui, tutto il popolo di Israele è stato scelto da Dio, si capisce come, prima della venuta di Gesù e al comando di andare verso tutti i popoli, la salvezza era soltanto per gli Israeliti mentre tutti gli altri popoli erano di fatto perduti.

Essendo il popolo scelto da Dio, Israele era stato predestinato alla salvezza mentre tutti coloro degli altri popoli che sono morti prima della venuta di Gesù sono stati perduti.

 

C’è però un episodio che non bisogna dimenticare: in seguito alla risurrezione di Gesù, Egli è pure andato a predicare il vangelo a quelli che erano morti prima della Sua venuta: essi dunque non avevano avuto la possibilità di convertirsi sulla terra, nella carne, ma l’hanno avuta dopo la morte, nello spirito.

1 Pietro 4:6 Infatti per questo è stato annunciato il vangelo anche a coloro che sono morti; affinché, seppur essendo stati giudicati nella carne secondo gli uomini, potessero vivere nello Spirito secondo Dio.

 

Nessuno avrebbe pensato a questo prima della venuta di Gesù ma i piani di Dio sono al disopra dei nostri pensieri: si può dunque essere perduti nella carne ma in seguito avere spiritualmente la scelta di ravvedersi.

Probabilmente questa predicazione ai morti è stata effettuata una sola volta ma non sta a noi fare delle dottrine affermando che dopo la morte non c’è più nessuna possibilità di ravvedimento e che dunque la predestinazione e una dottrina malvagia.

 

Come ci dice la Scrittura, c’è una vita carnale e una vita spirituale: nella carne si ha una sola vita e una sola morte ma spiritualmente si ha pure una vita e una morte spirituale.

Come un vivo sulla terra può essere morto spiritualmente, allo stesso modo un morto nella carne può diventare vivo spiritualmente in seguito alla predicazione di Gesù: nella carne non avrà avuto la salvezza (il perdono, la guarigione) ma in seguito avrà fatto la scelta spirituale di seguire Gesù.

 

L’argomento può e sarà approfondito con diversi passi tratti dalla Scrittura ma voglio qui invitare semplicemente il lettore a riflettere diversamente, non ragionando sulla base di quanto conosce già ma essendo aperto alle cose che Dio è capace di fare e che noi oggi non immaginiamo neppure.

 

Consideriamo pure che la scelta di Dio sulla terra, la predestinazione, non concerne la salvezza che si intende oggi (cioè la vita nel paradiso) ma bensì la vita spirituale oggi sulla terra, la guarigione, il regno sulle circostanze della vita.

Romani 5:17 Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo.

 

Coloro che sono contrari alla predestinazione chiedono perché Gesù è morto alla croce se di fatto certe persone erano già destinate alla salvezza. Essi purtroppo non capiscono che la morte alla croce non ci salva soltanto dall’ira a venire ma ci porta pure la riconciliazione, il riscatto, la guarigione, il regno e tanti altri benefici per questa vita terrena, nella carne.

 

Una persona può essere predestinata a regnare spiritualmente dopo la morte ma non essere salvata sulla terra avendo ancora nel suo corpo la malattia e la sofferenza.

Romani 5:8-11 Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9 Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira. 10 Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.

 

Gesù è morto sulla croce per riconciliare l’uomo con Dio. L’uomo sarà poi salvato mediante la vita di Cristo in lui, non mediante la Sua morte.

Il fondamento è Gesù ma poi ognuno deve costruire qualcosa su questo fondamento: c’è una salvezza attraverso il fuoco e una salvezza che riceverà ricompensa.

1 Corinzi 3:11-13 nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù. 12 Ora, se uno costruisce su questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, 13 l'opera di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera di ciascuno. 14 Se l'opera che uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; 15 se l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo; però come attraverso il fuoco.

 

Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato ma soltanto se camminiamo nella luce e se camminiamo seguendo l’esempio di Gesù:

1 Giovanni 1:7 Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.

1 Giovanni 2:5-6 Da questo conosciamo che siamo in lui: chi dice di rimanere in lui, deve camminare com'egli camminò.

Quanti oggi si dicono salvati ma non possono dire di camminare secondo l’esempio di Gesù?

Eppure soltanto chi cammina come Gesù, nella luce, e purificato da ogni peccato.

Come camminò Gesù? Chi riesce a seguire il Suo esempio e a fare le stesse opere Sue?

Giovanni 14:12 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre

 

Inoltre quanti oggi non si possono salvare perché sono sotto l’influenza del diavolo e cosa facciamo noi per togliere questo velo?

2 Corinzi 4:3-4 Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, 4 per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.

 

Il dio di questo mondo sarebbe più potente di Gesù? Tali persone sarebbero condannate perché non hanno avuto la possibilità di ravvedersi e perché nessuno si è comportato come Gesù nei loro confronti? Dio sarebbe ingiusto con gli increduli?

 

Consideriamo pure il periodo del millennio in cui satana sarà legato: lo sarà per cosa se nessuno potrà più ravvedersi?

Se milioni di persone si sono ravvedute nel passato, dopo la loro morte e in seguito alla predicazione di Gesù perché ciò non potrebbe pure avvenire durante il periodo del millennio o in un altra epoca?

 

Coloro che credono nella predestinazione e coloro che non ci credono sono tutti e due nell’errore: la verità è un’altra e per capirla bisogna dapprima assimilare diversi concetti che oggi non sono tanto capiti …

 

Come indicato pure su ogni pagina, non diffondo qui nessuna nuova dottrina ma invito a riflettere diversamente dalle tradizioni degli uomini.

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