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La volontà di Dio: rivelata e segreta

La volontà di Dio è perfetta ma essa si compie sempre sulla terra? A prima vista no perché sulla terra ci sono tanti problemi. Come spiegare allora la sovranità di Dio senza renderlo responsabile delle cose che vanno male e che dunque sembrano andare contro la Sua volontà?

Molti spiegano che vi è una differenza fra ciò che Egli decreta e ciò che Egli permette, e dunque vi sono certe cose che Dio ha prestabilito dover accadere in modo definito e altre cose che Egli semplicemente tollera.

Questa distinzione, però, non ha alcun senso perché Dio permette solo ciò che corrisponde alla Sua volontà. Bisogna invece comprendere ed accettare che Dio può decretare l'esistenza e l'attività del peccato, senza essere Egli stesso l'Autore del peccato.

Lamentazioni 3:37-38 Chi mai dice una cosa che si avveri, se il Signore non l'ha comandato? 38 Il male e il bene non procedono forse dalla bocca dell'Altissimo?

 

A prima vista ciò sembra incomprensibile ma la soluzione si trova nelle differenza che esiste tra una volontà di Dio segreta ed una volontà rivelata.

La volontà rivelata di Dio è quella che conosciamo tramite la Sua Parola mentre la Sua volontà segreta è quella che è nascosta.

 

Che io non debba comportarmi in un certo modo o che debba astenermi da certe cose, trova la sua motivazione nel fatto che sono contrarie alla volontà rivelata di Dio. Supponete, però, che io disubbidisca alla Parola di Dio: quando lo faccio, non mi comporto forse in modo contrario a ciò che Egli ha stabilito? Non avverrebbe così qualcosa che Egli non ha stabilito? Come può essere vero, allora, che la volontà di Dio è fatta sempre e che in ogni tempo i Suoi consigli si realizzano?

Salmo 135:6 Il SIGNORE fa tutto ciò che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli oceani.

Daniele 4:35 Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a lui; egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: «Che fai?»

 

Tali questioni dovrebbero renderci evidente la necessità della distinzione tra una volontà rivelata ed una che è nascosta. Prendiamo due testi biblici:

  1. Questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione (1 Tessalonicesi 4:3)
  2. Chi può resistere alla sua volontà? (Romani 9:19)

Un qualsiasi lettore riflessivo potrebbe forse affermare che per "volontà di Dio" in questi brani si intenda esattamente la stessa cosa? Speriamo di no.

Il primo brano si riferisce alla volontà rivelata di Dio, il secondo a quella segreta. Il primo brano riguarda i nostri doveri, il secondo dichiara che i propositi segreti di Dio sono immutabili e devono realizzarsi nonostante l'insubordinazione della creatura. E’ chiaro dunque che la volontà rivelata di Dio non è mai fatta perfettamente o pienamente da ciascuno di noi. La Sua volontà segreta, però, non manca mai di realizzarsi, persino nei più minuti particolari. La volontà rivelata di Dio è frequentemente contrastata, ma la Sua volontà segreta non è mai frustrata.

 

La volontà segreta di Dio riguarda soprattutto avvenimenti futuri; la Sua volontà rivelata riguarda i doveri che noi abbiamo al presente: uno ha a che fare con i Suoi propositi irresistibili, l'altro con il Suo manifesto compiacimento. Uno è operato su di noi e realizzato attraverso di noi, l'altro deve essere compiuto da noi.

La volontà segreta di Dio sono i Suoi eterni ed immutabili propositi al riguardo di tutte le cose che Egli ha creato, che saranno adempiuti attraverso certi mezzi per i fini stabiliti. Di questo Dio dichiara: "Io annunzio la fine sin dal principio, molto tempo prima dico le cose non ancora avvenute; io dico: Il mio piano sussisterà, e metterò a effetto tutta la mia volontà" (Isaia 46:10). Questa è la volontà assoluta ed efficace di Dio, sempre realizzata, sempre adempiuta.

La volontà rivelata di Dio, però, non contiene i Suoi propositi e decreti, ma i nostri doveri, non ciò che Egli farà secondo il Suo eterno consiglio, ma ciò che noi dovremmo fare se volessimo compiacerlo, e questo è espresso nei termini dei precetti e delle promesse della Sua Parola.

 

Tutto ciò che Dio, in Sé stesso, ha determinato di fare, sia direttamente, sia indirettamente, sia tollerandone che sia fatto, tutto ciò che è conservato nel Suo cuore e che non ci è fatto conoscere né da evento alcuno della provvidenza, o da precetto o profezia, è la Sua volontà segreta. Queste sono "le profondità" di Dio, i pensieri del Suo cuore, il consiglio della Sua mente, cose impenetrabili per le Sue creature. Quando, però, queste sono rese note, esse diventano la volontà rivelata: esse "devono" avvenire perché Egli ha prestabilito dall'eternità che così debba essere.

 

Per alcuni teologi dividere la volontà di Dio in segreta e rivelata è insostenibile perché farebbe sì che Dio avesse due volontà differenti, l'una opposta all'altra. Questo, però, è un errore: in effetti la volontà rivelata e segreta di Dio fa riferimento ad oggetti completamente diversi. Se Dio richiedesse e proibisse la stessa cosa, o se Egli decretasse che una data cosa, nel contempo, esistesse e non esistesse, allora la Sua volontà segreta e rivelata sarebbe contraddittoria e priva di senso.

 

Invece Dio sceglie che esistano alcune cose che, per la loro natura intrinseca, Egli odia, come pure sceglie che non esistano cose che Egli perfettamente ama. Per esempio: Egli comanda che Faraone lasci partire il Suo popolo perché questo era giusto nella natura stessa delle cose, eppure, Egli aveva segretamente dichiarato che Faraone non lasciasse partire il Suo popolo, non perché era giusto che Faraone rifiutasse, ma perché, tutto considerato era la cosa migliore che egli non lo lasciasse partire, migliore perché questo doveva servire propositi divini più vasti.

 

Anche noi, esseri umani, facciamo una netta distinzione fra ciò che è desiderabile nella sua stessa natura, e ciò che pure è necessario, considerate tutte le cose: per esempio il genitore amorevole non desidera, di per sé, punire il figlio che ha sbagliato, ma tutto considerato, egli sa che punirlo, per lui, è un indiscutibile dovere, e così corregge il figlio. Egli dice al figlio che non desidera punirlo, ma che, tutto considerato è bene che egli lo faccia: questo non suggerirà al figlio intelligente che il padre sia contraddittorio in ciò che dice e fa. Allo stesso modo il sapientissimo Creatore può, coerentemente, decretare di far avvenire cose che pure odia, proibisce e condanna.

 

Ecco dunque come volontà segreta e volontà rivelata di Dio riguardano oggetti completamente diversi. Tutto ciò che riguarda la Sua volontà rivelata è perfettamente coerente con la Sua natura, come quando comanda amore, ubbidienza, e servizio, da parte delle Sue creature. Ciò che, però, riguarda la Sua volontà segreta, ha in vista il Suo fine ultimo, ciò per cui tutte le cose ora cooperano. Egli, così, ha decretato l'ingresso del peccato nel Suo universo, sebbene la Sua santa natura odi il peccato e lo aborrisca nel modo più totale. Però, essendo esso uno dei mezzi per i quali Egli intende che siano raggiunti i fini da Lui stabiliti, Egli decretò che esso vi entrasse.

 

La volontà rivelata di Dio determina quali siano i nostri doveri ed è la misura della nostra responsabilità. Con la volontà segreta di Dio noi non abbiamo nulla a che fare: è questione che riguarda Lui solo. Dio, però, sapendo che noi avremmo fallito nel compiere la Sua volontà rivelata, ordinò di conseguenza i Suoi eterni consigli, e questi consigli eterni, dei quali è composta la Sua volontà segreta, sebbene a noi sconosciuti, sono adempiuti, inconsapevolmente in e attraverso di noi.

Dio ci comanda di essere, in questa vita, perfettamente santi (Matteo 5:48), perché questo è giusto nella natura stessa delle cose, ma Egli decreta che nessuno sia perfettamente giusto in questa vita (come esperienza di vita vissuta) prima che egli lasci questo mondo. Una cosa è la santità, un'altra è la realizzazione della santità. Allo stesso modo il peccato è una cosa e un'altra è la realizzazione del peccato. Quando Dio esige la santità, la Sua volontà precettiva o rivelata rispetta la natura o l'eccellenza morale della santità. Quando, però, Egli decreta che il peccato abbia luogo, la Sua volontà segreta riguarda solo il suo esistere fattuale affinché serva i Suoi buoni propositi.

 

La nostra responsabilità al riguardo della volontà di Dio è misurata da ciò che Egli ha reso noto nella Sua Parola. In essa impariamo come sia nostro dovere far uso dei mezzi che Egli provvede, ed umilmente pregare che Egli si compiaccia di benedirli per noi. Rifiutare di farlo, sulla base che si ignori ciò che può o non può essere, a nostro riguardo, la Sua volontà segreta, non è soltanto assurdo ma è anche il massimo della presunzione.

La volontà segreta di Dio non è affar nostro: è la volontà rivelata di Dio ad essere la misura della nostra responsabilità. La volontà rivelata di Dio definisce quali siano i nostri doveri ed il criterio delle nostre responsabilità: è questo l’essenziale sul quale dobbiamo concentrarci.

 

Che si accetti o no questa distinzione sulla volontà di Dio bisogna riconoscere che i comandi presenti nella Scrittura dichiarano la volontà rivelata di Dio, e bisogna pure ammettere che talvolta Dio non vuole impedire che quei comandi non siano rispettati perché, di fatto, Egli non lo impedisce. Che Dio voglia permettere il peccato è evidente, perché, di fatto, Egli lo permette. Certamente nessuno dirà che Dio stesso faccia ciò che Egli non vuole fare.

 

Allora dobbiamo credere che tutte le sofferenze e tutti i problemi sulla terra sono permessi da Dio perché questa è la sua volontà segreta? In un certo modo si ma, se Dio non impedisce il male e, anzi, lo permette, è soltanto perchè Egli ha uno scopo ben preciso: invitarci a guardare a Gesù, prendere la salvezza che Egli ci dona gratuitamente e afferrare la pace che Egli vuole mettere nel nostro cuore.

Tutto e stato fatto per Gesù ed Egli non può salvare quando non c’è bisogno di salvezza.

Colossesi 1:16 Tutto é stato creato tramite lui e per lui

 

Piuttosto che accusare Dio, cerchiamo qual’è la Sua volontà, ubbidiamo alla Sua Parola e laciamoci guidare nelle Sue vie. La volontà perfetta di Dio si compie sulla terra, giorno dopo giorno: se seguiamo le Sue istruzioni non avremo nulla da temere e godremo delle Sue benedizioni già oggi sulla terra. In ogni caso potremmo superare qualsiasi difficoltà perchè avremo la pace nel nostro cuore.

Giovanni 14:27 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.

Commenti

Era la volontà di Dio la poligamia nel Vecchio Testamento? Può Dio ammettere oggi la poligamia tra i fligli di Dio?

Da franco (non verificato)

La volontà di Dio, confermata da Gesù, è che un uomo si unisca ad una donna e che i due formino una sola carne, immagine di Cristo con la Chiesa.

Marco 10:6-8  ...al principio della creazione Dio li creò maschio e femmina. 7 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, 8 e i due saranno una sola carne. Così non sono più due, ma una sola carne.

Efesini 5:31-33 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola. 32 Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa. 33 Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama se stesso; e altresì la moglie rispetti il marito.

 

Che ciascuno ami sua moglie (al singolare) come Cristo ama la sua Chiesa (una sola).

Da garisma

Si è molto chiara la Scrittura! Comunque Dio non la condanna esplicitamente. Porto alcuni esempi: Lamec prese due mogli ( Genesi 4:19); Abramo, Giacobbe, Davide e Salomone e molti altri avevano più mogli. In Samuele 12:8, Dio parla attraverso il profeta Natan e dice che se Davide non avesse avuto moglie e concubine sufficienti, Dio gliene avrebbe dato ancora altre. Secondo 1 Re 11:3 Salomone aveva 700 mogli e 300 concubine. Come si possono interpretare 1 Timoteo 3:2,12 e Tito 1:6, dove troviamo che tra le qualifiche per essere un leader spirituale viene elencato quello di “essere marito di una sola moglie”; non sembra che è come se ci volessero dire che c'erano mariti che avevano più mogli? Cosa ne pensi?

Da franco (non verificato)

Giusto, la poligamia era praticata e non c'é nessuna condanna particolare da parte di Dio. I passi di 1 Timoteo 3:2,12 e Tito 1:6 confermano solo una pratica di quell'epoca ma che bisogna evitare nella chiesa. Comunque Paolo non dice di mandare via le altre mogli.

Da garisma

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