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Sig. Ferris, sapevo che lei era predestinato a non accettare questo mio articolo ma l’ho pubblicato perché avevo la convinzione di doverlo fare e sapevo che, anche se nel momento della pubblicazione non avevo le risposte su tutto, le avrei avuto in seguito alla mia ubbidienza. Non parlerei dunque di confusione ma di poca chiarezza soprattutto perché l’argomento non è stato trattato interamente su tutti i punti.

La ringrazio comunque per i suoi commenti perché mi permettono conoscere il suo punto di vista e di rendere la presentazione più chiara per tutti.

 

Da parte mia non capisco perché parla di dottrine che mi sarei “autoinsegnato” quando cito versetti della Scrittura.

Inoltre non capisco la sua interpretazione di dare un senso diverso a quelli che sono i versetti citati: in quale altro modo si possono leggere i versetti?

Come si può dire che certe persone non comprendono quando Paolo invece afferma che “Dio produce il volere e l’agire” (Filippesi 2:13) oppure quando Gesù dice che “nessuno può venire a Lui (via, verità, vita, luce, ecc). se il Padre non lo attira (Giovanni 6:44), ecc. ??

E’ all’uomo fare la scelta o è il Padre ad attirarlo ed influenzare le sue decisioni?

 

Gesù è morto per tutti alla croce ma anche per Giuda Iscariota, per Ponzio Pilato, per Hitler e tanti altri? Comunque sia è morto per tutti quelli che sono e saranno salvati, solo Lui sa e decide chi debba essere salvato.

Non a caso Paolo afferma che non c’è ingiustizia in Dio e che l’uomo non deve replicare alle Sue decisioni proprio quando parla di questo argomento: egli sapeva già come non sarebbe stato accettato da tutti!

Altrimenti perché nella Scrittura ci sono tanti accenni alla predestinazione e lo stesso Paolo afferma che credettero soltanto quelli che erano ordinati a vita eterna?

Atti 13:48 Gli stranieri, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la Parola di Dio; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero.

 

E’ vero che Dio comanda a tutti il ravvedimento ma non tutti lo accettano, altrimenti tutti sarebbero salvati.

Atti 17:30 Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano,

Gesù invece dice che pochi sono quelli che si salvano. Chi contraddice chi?

Matteo 7:13-14 Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. 14 Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano.

Perché Dio non ha fatto piccola la porta che conduce alla perdizione e larga quella che conduce alla salvezza?

 

Libertà dell'uomo e misericordia di Dio

Ogni uomo ha la libertà di scegliere il bene o il male, la salvezza o la perdizione.

Ogni uomo nasce con il suo nome scritto nel libro della vita e quindi con la salvezza assicurata: questo faceva parte del piano di Dio prima del peccato dell’uomo ed è sempre attuale grazie al sacrificio di Gesù, l’unica differenza tra le origini e adesso è che l’uomo ha questa scelta tra il bene e il male.

Il bambino che nasce non ha bisogno di essere battezzato per essere salvato proprio perché alla base tutti sono salvati, tutti nascono senza peccato.

Altrimenti le parole di Paolo “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” si riferirebbero pure ai neonati che dovrebbero dunque essere battezzati alla nascita per essere salvati…

Ora è solo quando il bambino comincia a poter fare la scelta tra il bene e il male che egli può fare degli sbagli che lo condurranno al peccato e alla perdizione.

 

Dio avrà misericordia e farà tutto il possibile affinché ognuno si salvi ma è soltanto Lui che decide a chi fare misericordia e in che modo!

Romani 9:15 Poiché egli dice a Mosè: «Io avrò misericordia di chi avrò misericordia e avrò compassione di chi avrò compassione».

 

Prendiamo l’esempio del faraone che cita Paolo: egli poteva essere salvato ma ha rifiutato, il suo cuore è dunque stato indurito e Dio lo ha destinato quale strumento per manifestare la Sua gloria.

Nella Sua prescienza Dio sapeva già che il faraone era condannato ma gli ha dato comunque la possibilità di ravvedersi, come fa con ognuno di noi.

Si parla che 6 volte è stato il faraone a indurire il suo cuore (dunque per almeno 6 volte ha avuto la scelta) poi per le altre 4 volte è stato Dio stesso che indurisce il cuore del faraone.

Esodo 7:3-4 Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto. 4 Il faraone non vi darà ascolto e io metterò la mia mano sull'Egitto; farò uscire dal paese d'Egitto le mie schiere, il mio popolo, i figli d'Israele, mediante grandi atti di giudizio.

 

Quando l’uomo rifiuta la salvezza allora arriva il momento in cui Dio decide di non fare più misericordia: tale persona diventa predestinata ad essere condannata e non potrà mai più salvarsi: è questa la volontà di Dio che l’uomo deve accettare e non definire come un’ingiustizia!

 

Molti sono nella confusione perché per loro la predestinazione comprende soltanto la salvezza che si otterrebbe o si perderebbe al momento della nascita. Ora si diventa predestinati a partire da un certo momento, quando Dio decide di non fare più misericordia.

 

Inoltre la predestinazione comprende anche coloro che sono scelti da Dio per una missione particolare. Anche se sbagliano, se peccano e se fanno errori, saranno comunque salvati e destinati a qualcosa di maggiore della salvezza: sono destinati a una missione sulla terra e/o regnare con Gesù. Probabilmente essi non avranno mai il cuore indurito, sono destinati fin dalla nascita ad una missione, anche se nella loro vita si comporteranno male o vivranno nel peccato (per esempio Sansone che aveva l’unzione di Dio e viveva nell’immoralità).

Altri, come Giuda, si sono comportati male e sono stati destinati a un certo momento alla perdizione: sono stati consegnati a satana.

Giovanni 13:26-27 Gesù rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto».

In conclusione:

Tutti sono predestinati alla salvezza.

A un certo punto alcuni, a causa del loro rifiuto, hanno il cuore indurito e sono condannati.

Altri sono destinati fin dal grembo materno a una missione particolare: sono gli eletti.

 

C’è la salvezza tramite il fuoco, la perdizione e la corona.

 

Da garisma

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