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La persona nata di nuovo che ha ricevuto lo Spirito Santo non può più peccare volontariamente, ma nei pensieri ci sarà sempre un desiderio non conforme alla volontà di Dio, che naturalmente deve essere frenato. Dio ci ha dato un nuovo cuore e no un nuovo cervello. Forse Dio ha voluto così per renderci consapevoli che siamo ancora "potenziali" peccatori per non farci inorgoglire, ma comunque "santi". Credo che sia questo il combattimento di Paolo: il cervello è in contrasto con il cuore. Chissà forse è questa la mia "spina nel fianco"!

GRAZIE ancora per avermi detto che non sono da solo; molto spesso sono in compagnia di credenti che si comportano come se non avessero nessun combattimento da sostenere. Si, è vero, non bisogna piangersi addosso, ma io non riesco ad essere felice vedendo tutto il male e la sofferenza che esiste nel mondo e specialmente "accanto a me". Mi sento come se
questa terra non sia il posto dove dovrei stare. Quello che mi consola è la consapevolezza che, se Dio mi tiene ancora in vita, è perchè gli servo quì per aiutare gli altri, oltre che la mia famiglia, e non per vivere per me stesso.
Come dice l'apostolo Paolo, se dipendesse da me, sarei più contendo di andarmene per stare con il Signore che restare quì. Dio mi ha salvato per servirlo, e sono contento di questo anche se ci sono molte difficoltà.

Domanda fatta prima di scrivere questo articolo

Da Fr (non verificato)

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