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Capisco quello che dici: nelle riunioni di preghiera si prega senza unità e senza la guida del Signore, ognuno esprimendo i propri bisogni.

E' importante presentare a Dio i nostri bisogni e pregare per diverse cose, come il Signore ci indica, ma nelle riunioni di gruppo si deve privilegiare l'unità nella preghiera e la guida del Signore. Dio è in mezzo a noi quando due o tre persone sono radunate proprio perché Egli vuole guidare ognuno in un'unica direzione, la Sua.

Il problema principale è che non tutti sentono la guida dello Spirito Santo, pochi riescono a capire le sue istruzioni e allora ognuno fà come la sente.

Dobbiamo dunque cambiare il nostro modo di pregare ma per questo dobbiamo dapprima cambiare la nostra relazione con Dio.
Le chiese africane, latino-americane o carismatiche in generale hanno capito l'importanza della preghiera potente e la preghiera nell'unità: spesso il pastore presenta un soggetto e tutti pregano per esso oppure chiede ad una persona in particolare di pregare per un soggetto. In questo modo c'é un conduttore ma l'obiettivo è che si arrivi all'unità con la sola guida del Signore.

Oggi tale realtà è spesso un po' utopica nelle chiese e nelle riunioni di preghiera. Non penso che sei il solo a notare che qualcosa non và ma questo mi fà pensare che le cose stanno cambiando e che si arriverà a delle riunioni di preghiera potenti, sotto la guida dello Spirito Santo.

Nel frattempo è importante continuare a pregare con altre persone oltre che da soli, anche se il livello della preghiera in gruppo non è perfetto. Colui che riesce a pregare sotto la guida dello Spirito diventerà presto la persona che sveglia le coscienze degli altri e che darà loro lo stimolo per cercare la guida del Signore e avvicinarsi di più a Lui.
Da garisma

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