Definire quando è stato scritto il libro dell'Apocalisse è fondamentale perché, a secondo della datazione che si dà, si orienta l'interpretazione del libro.

La prima cosa da dire è che non c’è nessuna indicazione precisa riguardo à quando l’Apocalisse è stata scritta e quindi non si può dare una datazione precisa. Malgrado questo è necessario definire se l’Apocalisse è stata scritta prima del 70 (caduta di Gerusalemme) o dopo?

Se è stata scritta prima, ci troviamo con lo stesso tipo di interpretazione che si ha in Matteo 24: gli avvenimenti che sono narrati sono già avvenuti. Se invece la stesura del libro è successiva all’anno 70, allora si può proiettare una interpretazione nel futuro lontano.

 

Nella maggior parte delle nostre Bibbie troviamo una data presunta che spesso è "circa il 96 dopo C." Questa datazione ha influenzato la nostra interpretazione ora, se analizziamo da dove viene questa data del 96, saremo sicuramente sorpresi!

 

Verso la fine del II secolo dopo C., Ireneo scrisse riguardo al nome dell'Anticristo che si nascondeva dietro al numero 666 dato nell’Apocalisse (Apoc. 13:18) dicendo: "Se avessimo dovuto proclamare apertamente, nel tempo presente, il nome dell'Anticristo, sarebbe stato detto da lui [l'apostolo Giovanni], che ha visto anche l'Apocalisse. Perché l’ha visto (o: fu visto), non molto tempo fa, ma quasi nella nostra generazione, alla fine del potere di Domiziano". (Adv. Hae . V, 30,3).

Sulla base di questo scritto si è stabilito che, visto che Domiziano a regnato fino al 18 settembre 96, allora l’Apocalisse è stata scritta in quel periodo. Questa interpretazione è sbagliata per diversi motivi:

  1. L’interpretazione secondo la quale l’Apocalisse sarebbe stata vista alla fine del potere di Domiziano si basa su un frammento del testo originale scritto da Ireneo in greco e che ci è giunto attraverso Eusebio (HE III, 18,3). Ora il greco è ambiguo perché la parola "eôrathê" può significare sia "egli (Giovanni) è stato visto" oppure che "ella (l’Apocalisse) è stata vista": non c'è dunque modo di distinguere tra maschile e femminile, tra Giovanni (maschile) e l’Apocalisse (femminile). Questo testo greco è stato in seguito tradotto in latino e diverse copie complete, datanti del III e V secolo ci sono giunte. In esse è molto chiaro che è Giovanni, e non l'Apocalisse, che è stato visto verso la fine del regno di Domiziano. Perché dunque aver utilizzato il testo greco, ambiguo, per dire che l’Apocalisse sarebbe stata vista verso l’anno 96? Inoltre questo non prova che essa non fosse stata scritta già molti anni prima …
  2. Se si utilizzano le indicazioni di Ireneo per definire la datazione dell’Apocalisse, allora bisogna pure tener conto di quello che egli sostiene nello stesso libro "Contro le eresie (in latino Adversus Haereses)" (libro II, parte III): secondo lui Gesù è morto verso l’età di 50 anni! Questa fonte non è dunque molto affidabile e quindi non possiamo contare sulla testimonianza di Ireneo per datare l'Apocalisse all’anno 96.

E' dunque necessario utilizzare criteri interni per cercare di dare all’Apocalisse una data di stesura plausibile e capire se è stata scritta prima dell’anno 70 o dopo. Diverse cose provano che l’Apocalisse è stata scritta prima dell’anno 70 e non verso l’anno 96:

  1. Giovanni è responsabile della misurazione del tempio: ciò conferma che il tempio è ancora presente à Gerusalemme! Egli lo misura dunque alcuni anni prima della distruzione, avvenuta nell’anno 70!.  Apocalisse 11:1-2Poi mi fu data una canna simile a una verga; e mi fu detto: «Àlzati e misura il tempio di Dio e l'altare e conta quelli che vi adorano; 2 ma il cortile esterno del tempio, lascialo da parte, e non lo misurare, perché è stato dato alle nazioni, le quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi. Il tempio di Gerusalemme era un luogo importantissimo per gli ebrei. Se fosse stato distrutto prima della scrittura dall’Apocalisse, Giovanni sarebbe stato meravigliato di vederlo di nuovo e sarebbe probabilmente stato felice ora egli non mostra nessuna sorpresa: il tempio era ancora lì e non era ancora stato distrutto. Il tempio che egli misura è dunque ancora il Tempio di Erode.
  2. I 42 mesi profetizzati durante la quale Gerusalemme sarà calpestata corrispondono ai 42 mesi dell'assedio di Gerusalemme (primavera 67 ad agosto 70). Apocalisse 11:1-2Poi mi fu data una canna simile a una verga; e mi fu detto: «Àlzati e misura il tempio di Dio e l'altare e conta quelli che vi adorano; 2 ma il cortile esterno del tempio, lascialo da parte, e non lo misurare, perché è stato dato alle nazioni, le quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi.
  3. Più lontano si parla di una persecuzione nei confronti dei cristiani per 42 mesi, cosa che si è avverata sotto Nerone da nov. 64 a giugno 68 (la sua morte) durante il quale Pietro e Paolo furono martirizzati. Apocalisse 13:5-7E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire per quarantadue mesi. 6 Essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. 7 Le fu pure dato di far guerra ai santi e di vincerli, di avere autorità sopra ogni tribù, popolo, lingua e nazione.
  4. Un’altra profezia indica molto chiaramente che il sesto "imperatore", vale a dire il sesto Cesare, era ancora vivo quando Giovanni scrisse. Apocalisse 17:9-10Qui occorre una mente che abbia intelligenza. Le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede. Sono anche sette re: 10 cinque sono caduti, uno è, l'altro non è ancora venuto; e quando sarà venuto, dovrà durare poco. Questo rafforza la deduzione precedente, perché Nerone era ben, a partire da Giulio Cesare, il sesto Cesare o imperatore (Vedi il libro di Svetonio “Vite dei dodici Cesari"), dove Svetonio ci dà le biografie dei dodici primi imperatori, da Cesare stesso fino a Domiziano (Giulio Cesare, Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio, e Nerone come sesto). Inoltre Giovanni scrive che il 7° imperatore sarà per poco tempo, e in effetti il 7° imperatore, secondo Svetonio, sarà Galba, che regna per soli 7 mesi! Se l'Apocalisse è stata scritta durante la vita del sesto Cesare, allora la data più tardiva è il 68, la data della morte di quest'ultimo.
  5. Se, come ipotizzato da Ireneo, il numero del nome della bestia, che era contemporaneo con Giovanni è 666, è interessante sapere che trascritto in ebraico, l’espressione “neron cesar” dà un valore numerico di 666. Apoc.13:18Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d'uomo; e il suo numero è seicentosessantasei.
  6. Le rivelazioni date a Giovanni riguardano degli avvenimenti che dovevano avvenire tra breve: Apocalisse 1:1Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni. Apocalisse 1:3 Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino! E’ dunque più logico credere che l’Apocalisse sia stata scritta nell’anno 68 circa e che gli avvenimenti si siano avverati 2 o 3 anni dopo, con la distruzione del tempio. Perché credere che il “tra breve” riguardi degli avvenimenti che oggi, quasi 2000 anni dopo, non si sono ancora avverati?

 

Questi diversi punti dimostrano come ci vuole più fede per credere che l’Apocalisse sia stata scritta nell’anno 96 dC che prima dell’anno 70 dC.

 

E’ dunque di fondamentale importanza definire la datazione del libro dell’Apocalisse prima di fare delle teorie su avvenimenti del futuro che invece si sono già avverati.

Bisogna pure tener conto che l'Apocalisse non è una rivelazione di avvenimenti futuri o dell'anticristo e della bestia ma è la rivelazione di Gesù Cristo quale incoraggiamento per ciò che stava per accadere.

Apocalisse 1:1 Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni.